Conto corrente, la data di apertura ti condanna a vita: ti chiedono un sacco di soldi | Questo giorno è micidiale
Attenzione al tuo conto corrente. La data di apertura potrebbe significare un salasso da pagare ogni anno. Ecco perché.
Quando si tratta di conti corrente, è sempre bene prestare la massima attenzione per non finire a pagare cifre da capogiro. Non tutti sanno, ad esempio, che la data di apertura ti condanna a vita e le banche potrebbero chiederti una miriade di soldi.
Ma di cosa si tratta? E perché non dovresti più sottovalutare la questione? Scopriamolo subito insieme nel seguente articolo.
Se anche tu avevi intenzione di aprire un conto corrente o cambiare il tuo attuale, probabilmente potrai ricevere delle interessanti notizie. Al contrario, se continuerai a rimanere ‘fedele’ a quello che hai adesso, la data di apertura potrebbe essere una seria condanna per te. Ne stanno parlando tutti quanti proprio in queste ore e la stessa Banca d’Italia lo avrebbe confermato ai cittadini.
Qual è quindi la scelta più conveniente che possiamo cominciare a fare? Non ci resta che scoprirlo subito assieme.
Perché cambiare conto corrente è una convenienza
Stando a quanto riportato dalla Banca d’Italia, essere fedeli al proprio conto corrente potrebbe essere un vero e proprio salasso. Questo perché, proprio dal 2023, i costi dei nuovi conti correnti sono minori rispetto agli anni precedenti. Quelli tradizionali, in particolar modo, hanno visto una riduzione del 3%, mentre quelli online del 14%. Aprire dunque un conto corrente adesso, potrebbe costare in media soltanto 100,70€ l’anno, una cifra decisamente meno cara rispetto agli anni precedenti. Come se non bastasse, chi decidesse di procedere online potrebbe addirittura risparmiare fino a 70€.
A questo punto viene automatico domandarsi: perché le persone non ‘aggiornano’ la propria banca e passano ad un nuovo conto corrente?
L’errore commesso dagli italiani
Come dunque spiegato fino ad adesso, aprire un nuovo conto corrente è più conveniente che mantenere quello vecchio. Secondo la Banca d’Italia, un italiano su due continua a rimanere fedele alla propria banca da almeno 10 anni, spendendo circa 123€. Le motivazioni principali per cui una persona non riesce a fare questo cambio sono sicuramente: estrema fedeltà alla propria banca, scarsa informazione sulle questione e mancanza di voglia da parte delle persone (dovranno essere infatti cambiate anche le domiciliazioni e i titoli sui propri conti correnti). Online è possibile trovare svariate soluzioni e alternative per risparmiare finalmente moltissimi soldi.
Insomma, non aspettare un secondo di più e aggiorna anche te il tuo conto corrente! Non te ne pentirai assolutamente.