Il Centro universitario teatrale dell’ateneo catanese apre le porte al pubblico con la ‘prima’ affidata alla commedia “Il Divo” di Nino Martoglio. Lo spettacolo, diretto da Elio Gimbo, andrà in scena da martedì 28 a giovedì 30 dicembre, alle 19,30, al Centro Universitario Teatrale di Palazzo Sangiuliano che proprio nel settembre scorso è stato riconsegnato alla città per la formazione nel campo delle discipline e dei linguaggi artistici attraverso attività performative, iniziative di ricerca e di studio, sperimentazione nel campo della comunicazione multimediale.
Gli studenti saranno i protagonisti dello spettacolo (posti disponibili gratuitamente su prenotazione) organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Nino Martoglio in collaborazione con il Comune di Catania, l’Università di Catania e l’associazione culturale Fabbricateatro.
Proprio gli studenti che hanno partecipato al laboratorio teatrale “Drammaturgie delle azioni fisiche”, svolto nei locali del Centro Universitario Teatrale nel mese di dicembre, avranno un ruolo all’interno della produzione. Un laboratorio curato dal gruppo di attori della Compagnia Fabbricateatro che rielabora e fonde il teatro classico, quello popolare e le acquisizioni delle avanguardie del Novecento, estetica e impegno civile.
“Il Divo” è una commedia di costume scritta e diretta da Martoglio nel 1908 per il Teatro Argentina di Roma. Il celebre regista e sceneggiatore etneo rivolge uno sguardo critico e disincantato sul mondo dello spettacolo del suo tempo, offrendone una rappresentazione parodica che punta a metterne in evidenza vizi e virtù, tic e manie.
Lo spettacolo è interpretato da Giuseppe Bisicchia, Diego Cannavò, Alessandro Chiaramonte, Massimo Giustolisi, Marina La Placa, Savì Manna, Lucia Portale, Claudia Bono, Grazia Cicciarello, Damiano D’Antoni, Manuela Grimaldi, Andrea Luvarà, Lorenzo Mirabella, Leonardo Monaco, Maddalena Nastasi, Alberto Pioppo, Giulia Rizzo, Graziana Spampinato, Daniele Triolo, Alessandro Ursino, Andrea Vasta. I costumi sono di Eleonora Giuffrida, gli ambienti di Bernardo Perrone, le luci di Simone Raimondo.