Dopo 24 giorni in arancione, la Sicilia torna in giallo. Al cambio di colore, a partire da lunedì prossimo, si è arrivati grazie alla riduzione dei parametri che riguardano i ricoveri per Covid nei reparti ordinari e intensivi.
“Il ministro della Salute ci ha comunicato il passaggio in zona gialla – dice il governatore Nello Musumeci – è una buona notizia. Con le dovute cautele e con la necessaria prudenza nei comportamenti quotidiani, credo che ognuno abbia il diritto a tornare a vivere con maggiore libertà e soprattutto con quella felicità che, specie in questi mesi, ha troppe volte ceduto il passo alla rassegnazione”. “Come sempre, desidero manifestare tutto il mio apprezzamento per quanti, a vario titolo, sono tuttora impegnati nel fronteggiare l’emergenza – aggiunge il presidente – A loro rinnovo l’invito ad andare avanti con la consapevolezza che nel tunnel, oramai, c’è sempre più luce”. Come nella quasi totalità del Paese, nell’Isola ormai contagi sono in calo, anche se la discesa al Sud è più lenta rispetto al Nord, come indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del calcolo ‘M.Picone’ del Cnr. A Sud, “Calabria, Molise e Sicilia, hanno valori della velocità di discesa prossimi allo zero”, osserva l’esperto. L’ultimo indica 5.754 nuovi casi (38.018 tamponi processati) a fronte dei 7.194 del giorno precedente.
Il tasso di positività resta inchiodato al 15,1%. Gli attuali positivi al virus nell’Isola sono 277.684, i guariti sono 3.251 mentre le vittime 34 e portano il totale dei decessi a 8.982. Negli ospedali sono ricoverate 1.439 persone, 32 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 116, uno in più. Dalle tabelle degli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale si evince che la Sicilia è al secondo posto per occupazione dei reparti di area medica col 35,6%, peggio fa solo l’Abruzzo col 37,3%.