“Si chiude una fase, se ne apre una diversa, quella di una emergenza che non è finita ma che può bene essere gestita con mezzi ordinari e con l’esperienza forte di questi due anni”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, nello Musumeci, intervistato dal quotidiano La Sicilia, in merito alla fine dello stato di emergenza dovuto al Covid. Il governatore siciliano lancia comunque un messaggio di “attenzione e vigile cautela” per i cittadini siciliani “che non devono perdere le buone abitudini di questi mesi difficili – osserva -, dal distanziamento al disinfettante per le mani, dalla mascherina nei luoghi affollati all’evitare gli assembramenti domestici”.
Musumeci ha scritto al premier Mario Draghi: “La fase di passaggio va gestita con attenzione e ci sono alcune attività che devono necessariamente essere proseguite – sottolinea -. Non possiamo permetterci di abbassare i controlli agli arrivi in Sicilia, non possiamo diminuire la nostra efficienza nel contact-tracing, non possiamo bloccare le attività di supporto domiciliare e territoriale, non possiamo rallentare il potenziamento delle rete ospedaliera”.
Il governatore risponde così, inoltre, a una domanda sull’inchiesta relativa ai falsi dati Covid: “Non ne ho seguito da vicino l’evoluzione, ma ho appreso che è stato accertato nel corso delle indagini che la Sicilia non ha mai, in nessuna occasione, ricevuto una valutazione ministeriale che non fosse conforme all’effettivo andamento dell’epidemia”. E sull’assessore alla Salute Ruggero Razza: “Ha dimostrato di essere competente e autorevole nel suo ruolo. Lo ringrazio di cuore”.