Crollo Boggio Lera: Cisl Scuola, “preoccupati per le condizioni degli istituti”
«Il crollo del tetto del Boggio Lera desta allarme e grande preoccupazione per lo stato in cui versano alcuni Istituti scolasti della provincia: ancora una volta si è sfiorata la tragedia ed è stato il caso, e una fortuna, che sia avvenuto di notte e non ci siano stati danni alle persone. Eppure i segnali nell’ultima alluvione c’erano stati. Fin dove la sottovalutazione, l’incapacità o l’impossibilità a mettere in atto controlli e interventi preventivi da parte della Città metropolitana? E non ci si giustifichi dicendo che non cè stato il tempo per poter controllare».
Così commentano Maurizio Attanasio e Ferdinando Pagliarisi, segretari generali rispettivamente di Cisl Catania e Cisl Scuola Catania, quanto successo alliceo catanese. «Dovremmo poter parlare di scuole all’avanguardia – aggiungono – e invece dobbiamo spesso affrontare emergenze ed edifici scolastici sempre più malridotti: il liceo Boggio Lera è ospitato in un edifico storico e patrimonio dell’Unesco, più volte ha manifestato di essere particolarmente esposto verso le intemperie meteorologiche e più volte è stato interessato da interventi di ristrutturazione. Dalle parole del preside apprendiamo che il tetto non è stato mai controllato e che solo a febbraio del 2022 dovrebbe partire un progetto di interventi. Eppure le immagini dell’ultima alluvione, che mostravano l’acqua che usciva dai portoni della scuola verso l’esterno, avrebbero dovuto mettere in allarme».
Secondo Attanasio e Pagliarisi «ci sono risorse da sfruttare, non ultime quelle dell’emergenza Covid». «Occorre però anche che l’USP Ambito Territoriale di Catania (ex Provveditorato agli studi) cambi passo nel coadiuvare i dirigenti scolastici – sottolineano – informandoli e formandoli mettendoli in grado di sollecitare adeguatamente gli enti locali e su questo fronte la Cisl è impegnata a svolgere il proprio ruolo, ma occorrono amministrazioni avvedute e responsabili per mettere in atto i controlli, avviare i progetti e non far disperdere le risorse. Ne va della sicurezza degli studenti e di tutto il personale della scuola».