«L’alleanza tra scuole siciliane e mondo universitario da oggi è ancora più forte, grazie all’accordo che abbiamo sottoscritto con l’ateneo di Catania, riguardante un potenziamento sistematico dell’insegnamento della matematica e delle discipline scientifiche nei licei e negli istituti superiori. Siamo convinti che, oltre a rendere la scuola siciliana più qualitativa, questa sinergia possa anche portare nel tempo a una crescita dei futuri iscritti nelle lauree scientifiche e in particolare dei docenti di matematica, di cui il mondo della scuola è al momento carente». Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, Stefano Suraniti, è intervenuto questa mattina nell’aula magna dell’Università di Catania per firmare con il rettore Francesco Priolo un protocollo d’intesa che consolida l’esperienza del Progetto “Liceo Matematico”, riconoscendone il rilievo scientifico e pedagogico e rilanciando la collaborazione in atto attraverso attività di formazione dei docenti e interventi didattici rivolti a studenti.
«È un protocollo già pieno di contenuti – ha sottolineato il rettore Priolo -, che fa leva sull’esperienza quinquennale avviata nel 2017 dal dipartimento di Matematica e Informatica del nostro Ateneo, ricca di esiti positivi grazie all’impegno dei nostri docenti e alla collaborazione intrapresa con i dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti siciliani, e rientra perfettamente negli obiettivi di ‘terza missione’ dell’Università. I percorsi di orientamento e di potenziamento, inoltre, possono soltanto far bene alle nostre matricole, che in questo modo potranno trovare meno difficoltà ai primi anni dei corsi di laurea, magari scegliendo proprio le carriere ‘Stem’, assolutamente da incentivare e sostenere”.
Il Direttore Generale dell’ufficio scolastico regionale della Sicilia, Stefano Suraniti ha sottolineato l’importanza dell’alleanza fra scuola e università e la necessità di rafforzare le competenze tecniche e trasversali delle studentesse e degli studenti. «Il liceo matematico rappresenta un’opportunità straordinaria – ha dichiarato – per coniugare offerta formativa delle scuole con le esigenze degli studenti. L’apprendimento della matematica è per eccellenza quello che più sostiene e facilita l’acquisizione delle competenze trasversali e un efficace collegamento con le altre discipline».
Il progetto didattico nazionale Liceo Matematico è stato promosso dall’Università di Salerno, ed oggi è diffuso in tutta Italia (nel 2021 sono circa 140 le scuole con almeno una sezione di “liceo matematico”); attualmente nella Sicilia orientale sono coinvolte 58 sezioni di dieci istituti superiori, per un totale di circa 1200 alunni. Esso prevede ore aggiuntive rispetto a quelle curricolari (almeno un’ora in più alla settimana) nelle quali – in forma laboratoriale – vengono approfonditi contenuti di matematica e, soprattutto, sono proposte attività interdisciplinari che coinvolgono la fisica, le scienze naturali, l’arte, la letteratura, finalizzate ad ampliare la formazione culturale degli studenti e a svilupparne le capacità critiche e l’attitudine alla ricerca.
Il progetto si sta diffondendo in tutt’Italia e riscuote grande interesse da parte di docenti, studenti e famiglie. Obiettivo dell’intesa è quindi quello di continuare a promuovere l’innovazione della didattica della matematica e delle discipline affini nelle scuole della regione – come hanno sottolineato tutti i presenti -, con specifiche azioni di formazione, aggiornamento, sperimentazione e orientamento, valorizzando le risorse e le professionalità interne di Ateneo e scuole.
Tutti aspetti che sono stati evidenziati anche negli interventi del prof. Claudio Bernardi, coordinatore nazionale del Progetto, della dirigente del Liceo scientifico Galilei di Catania (scuola capofila della rete siciliana dei Licei matematici) Gabriella Chisari, del prof. Giuseppe Marino dell’IIS Colaianni di Enna, della responsabile per il Dmi della Terza missione-scuola Rita Cirmi e della responsabile del Liceo Matematico per il Dmi Flavia Mammana, e degli allievi del Liceo scientifico Capizzi di Bronte Salvatore Cantari e Dalila Sofia.
«Del resto – ha evidenziato il direttore del dipartimento Orazio Muscato – la vocazione per una disciplina nasce sui banchi di scuola, non certo in un’aula universitaria, ed è proprio lì che va suscitata e coltivata».