Intitolata a Bruno Commodari, a vent’anni dalla sua scomparsa, la sala riunioni del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Asp di Catania. Presenti ieri, per lo svelamento della targa, i familiari del compianto dr. Commadari, la moglie Angela e i figli Elena, Giovanni e Irene.
Intervenuti il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda e Giuseppe Di Bella, che hanno portato il saluto del direttore generale Maurizio Lanza e si sono complimentati per l’iniziativa.
«L’insegnamento di Commodari, a vent’anni dalla sua scomparsa, rappresenta un punto di riferimento per un DSM moderno, innovativo e inclusivo» ha detto Rapisarda.
«Attraverso la memoria manteniamo vivo il ricordo delle persone che hanno contribuito alla crescita e al progresso delle nostre comunità, e ne attualizziamo le intuizioni, i valori e le prospettive virtuose» ha aggiunto Di Bella.
Nelle parole del direttore del DSM, Carmelo Florio, il ricordo commosso di un professionista stimato e di un amico.
«Bruno Commodari è stato un vero leader, autorevole e dalla visione avanzata e illuminata – ha detto Florio -. È stato un maestro e un amico per tutto noi, accogliente e sempre aperto al dialogo con gli operatori, i pazienti e le famiglie. La sua leadership valorizzava il gruppo di lavoro, sviluppando nel territorio modelli di inclusione e di integrazione del DSM nella comunità. L’intitolazione di questa aula, che lo ha visto protagonista in numerosi momenti seminariali, vuole rappresentare il segno di rilancio di quella cultura di modernizzazione del DSM di cui Commodari si è fatto interprete».
Presenti per l’occasione anche i direttori dei Servizi di Salute mentale dell’Asp di Catania; il presidente di Aceres, Michele Sciuto; alcuni collaboratori del dr. Commodari e operatori del DSM.
«Desideriamo esprimere la nostra gratitudine per questo pensiero con il quale si rende omaggio alla memoria di nostro padre – ha detto Elena Commodari -. Il riconoscimento espresso dalle parole del dr. Florio ha riempito di gioia noi e nostra madre. Siamo felici di constatare quanto il ricordo di nostro padre sia ancora oggi più che mai vivo nei pensieri dei suoi colleghi e amici».
Bruno Commodari (1943-2001) ha diretto il DSM di Catania dal 1995 al 1999. È stato un autorevole interprete delle istanze di cambiamento della psichiatria contemporanea e della necessità di innovazione nei modelli organizzativi dei Servizi. Si deve a lui la realizzazione al DSM di Catania (primo fra i DSM siciliani) di un sistema informativo aziendale per la salute mentale (Archisam) importante per orientare i processi decisionali partendo dai dati epidemiologici, valorizzando la ricerca scientifica nei servizi e l’avvio di un modello di rete, in linea con il Progetto Obiettivo Salute Mentale e la normativa regionale in materia.
La sua Direzione si è incentrata anche su aspetti riguardanti i sistemi tariffari e il budgeting nonché sul case management in psichiatria, preconizzando e intuendo gli sviluppi della moderna organizzazione dei servizi di Salute mentale nelle Aziende sanitarie.
Nell’area della residenzialità psichiatrica ha favorito, in particolare, la creazione della Società Italiana di Psichiatria Residenziale di cui è stato presidente promuovendo un dialogo costruttivo con le strutture del privato accreditato nella provincia di Catania. Ha, inoltre, ricoperto ruoli di prestigio presso l’Ordine dei Medici di Catania e in seno alla Società Italiana di Psichiatria, della quale è stato segretario nazionale.
I lavori di manutenzione e restyling dell’aula, riconsegnata alla fruizione di operatori e utenti, sono stati seguiti dall’Ufficio Tecnico, diretto da Francesco Alparone, tramite il referente territoriale Daniele Famoso, e dall’UOC Provveditorato, diretta da Pietro Galatà.