Mario Incudine racconta “I Mille del Ponte”

Sbarca a Catania “I Mille del ponte”, lo spettacolo dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno costruito, in tempo record per l’Italia, il Ponte Genova. Un esempio virtuoso di sinergia tra uomini e donne, tra professionisti e imprese, tutti al servizio della città ferita dal crollo del ponte Morandi.

Nasce da questo esempio di determinazione “I Mille del ponte”. L’idea di Pietrangelo Buttafuoco è stata scritta da Massimiliano Lussana ed è diventata uno spettacolo declinato con la formula del teatro canzone.

Un racconto “a stazioni” che vede in scena il cantante e attore Mario Incudine, il chitarrista e mandolinista Manfredi Tumminello, il polistruimentista Antonio Vasta, specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana, e il contrabbassista Pino Ricosta.

Attraverso video e musica gli artisti racconteranno le storie di coloro che hanno realizzato il ponte: dai saldatori a Renzo Piano, dagli ingegneri all’ultimo addetto al serraggio, l’uomo che ha avvitato l’ultimo bullone.

“Man mano che raccoglievo le testimonianze di questi lavoratori – racconta Massimiliano Lussana – commuovendomi ed esaltandomi per la bellezza del loro lavoro, comprendevo la grandezza non solo ingegneristica e tecnica di questo ponte, ma soprattutto la sua forza come metafora dell’Italia che si risolleva. Se il crollo del Morandi è stato il punto più basso raggiunto dal nostro Paese, la costruzione del nuovo ponte è stato il più alto e abbiamo voluto raccontarlo con la passione della storiografia delle Annales, quella non dei potenti, ma di ciascun lavoratore: “la storia siamo noi questo piatto di grano”. E, come accade quando risate e pianto si incontrano, “lì è il paradiso “dice l’Ecclesiaste. Io spero che riusciamo a farlo toccare un po’ anche al pubblico in sala”.

Lo spettacolo è quindi un omaggio ai lavoratori e alla genialità italiana che ritrova nel nuovo ponte una cattedrale rinascimentale 4.0.

Momenti commoventi e lacrime si alternano a risate irrefrenabili in un viaggio che parte dall’omaggio ai lavoratori del Ponte, attraversa professioni particolari come quella dei notai, che hanno fatto il “record del mondo di atti” per evitare gli espropri delle case sotto il Ponte, passa attraverso il racconto del “Ponte di luce”, unico nel mondo per la sua bellezza architettonica e tecnologica, e arriva alla fine con i volti delle persone sulle note di canzoni che vanno da Goldrake a Occhi di gatto.

E poi, sempre con la musica che racconta e emoziona, il racconto di cos’è Genova e di cosa sono i genovesi, città e cittadini fatti di mille campanili che si incontrano e si ritrovano nel loro modo migliore solo nelle disgrazie.

E ancora un viaggio in Sicilia, in un territorio spesso dimenticato da Roma che promette in continuazione, ma che dà pochissimo in realtà e il ponte che non c’è sullo stretto come metafora di tutto questo.

Per tornare alle vittime del Morandi e del Covid in un finale emozionante e dolcissimo sulle note de “La storia” di Francesco De Gregori, un racconto che fotografa l’Italia degli ultimi tre anni in un crescendo di commozione che ha conquistato tutte le platee d’Italia che hanno visto lo spettacolo, da Nervi a Morgantina a Genova.

Lo spettacolo, prodotto dalla ASC Production e patrocinato dal Comitato Regionale Notarile della Sicilia, è in programma al Teatro Metropolitan di Catania sabato 9 aprile 2022 alle ore 21:00.

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Redazione