Matteo Messina Denaro aveva una compagna nera: tutta la verità sulla latitanza | Si chiama Giulietta

Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro (Fonte: ANSA Foto) - Cataniaoggi.it

Trovata quella che è stata definita “la compagna” di Matteo Messina Denaro, vi diciamo che si chiama Giulietta ed è bellissima, in quanto le sue curve le hanno ammirate tutti.

La mafia è una piaga della quale purtroppo non ci siamo ancora liberati, ci hanno provato in molti, anche se purtroppo alcuni ci hanno rimesso la vita per cercare di debellarla. Simbolo di questa lotta sono stati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, le cui morti hanno scioccato l’Italia.

Sono stati due attentati molto violenti e nonostante siano passati decenni da quei terribili giorni, il loro ricordo resterà per sempre vivo nella memoria di tutti. Insieme a loro anche altri si sono battuti per rendere il nostro Paese un posto migliore.

Ed è proprio in merito a questa lotta continua che è stato possibile arrestare dopo 30 anni di latitanza, Matteo Messina Denaro. Il boss della mafia moriva un anno fa e nel mentre fu identificata quella che per lui era sicuramente “una compagna” molto preziosa. Si chiamava Giulietta.

La malattia di Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro venne descritto come un amante delle donne e delle auto di lusso, il boss mafioso, fu ritenuto il mandante di decine di omicidi e attentati, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il ragazzino ucciso e sciolto nell’acido, per punire il padre che aveva deciso di collaborare con la giustizia.

Dopo 30 anni di latitanza, Messina Denaro fu arrestato davanti a una clinica privata di Palermo, dove si sottoponeva alla chemioterapia, per il tumore al colon che l’aveva colpito. Circa un anno fa sarebbe poi morto per l’aggravarsi della sua situazione medica, senza confessare nulla della sua vita passata.

L’auto di Messina Denaro

Fu ritrovata quella che fu considerata la compagna a “4 ruote” di Matteo Messina Denaro che ne permetteva gli spostamenti. Si tratta di un’Alfa Romeo Giulietta di colore nera, berlina media compatta di Segmento C. Quest’automobile, gioiellino della nota casa di automobili, è andata fuori produzione nel 2020.

Chi la possiede ancora se la tiene stretta in quanto le sue prestazioni sono fenomenali, per non parlare della bellezza del veicolo e della fluidità dei movimenti. Come riportano da auto.it, questo veicolo una volta ritrovato è stato perquisito, ma non è stato trovato nulla di rilevante al suo interno. Gli investigatori ipotizzano che il boss mafioso abbia acquistato questa auto personalmente in una concessionaria di Palermo, dando indietro una Fiat 500 e pagando 10.000 euro in contati. A prescindere da tutta questa storia, questo modello è sempre stato molto gettonato in passato.