“Dopo 4 anni di Governo, senza mai un giorno di crisi, ritengo che tanto i leader della coalizione, quanto i cittadini vogliano prima di tutto conoscere i dettagli del nostro lavoro. E ciò che Giorgia Meloni mi ha chiesto nei nostri incontri recenti. Con lei ci conosciamo da tanti anni. E’ riuscita in un’impresa alla quale non credevo e oggi si è data l’obiettivo di unire il fronte conservatore. Stiamo dialogando e basta”.
Così il governatore della Sicilia Nello Musumeci, in una intervista sul quotidiano La Sicilia, risponde a una domanda sulla chiusura dell’accordo con Giorgia Meloni per le prossime elezioni regionali. “Ho incontrato diverse volte in questi anni Salvini – prosegue Musumeci – col quale ho parlato prima di tutto dei problemi dei siciliani. Hi sempre trovato ascolto. Anche quando abbiamo parlato di politica c’è stato grande rispetto da parte di entrambi. Lo stesso rispetto nutro per il presidente Berlusconi da sempre. Ci siamo sentiti poco prima di Natale”.
“Amministrare bene – afferma Musumeci – per me è la risposta unica a partiti, avversari, leader e cittadini. Ma se prevalesse un giudizio diverso, pronto al confronto. Non acceto ‘buonuscite’ per fare un passo indietro”. “Io e Miccichè – spiega il governatore siciliano – siamo diversi. Alla nostra età meglio accertarci. In malafede chi ci fa litigare. Il fratello? La tecnocrazia non dà risultati. Stancanelli? Non capisco il suo risentimento unilaterale. I collaboratori suggeriti da lui sono ancora con me. Cateno De Luca? Per Messina la regione ha fatto molto. L’insulto non è un metodo ma io dialogo con tutti. Lombardo? Non credo che abbia avuto rapporti con la mafia. Coalizione aperta alla Dc di Cuffaro? Non direi no”.