Musumeci, “iniziamo a cogliere il frutto di un lavoro difficoltoso e impegnativo”
“C’è soddisfazione per il lavoro fatto nell’ultimo anno. Iniziamo a cogliere il frutto di un lavoro di semina che è stato difficoltoso e impegnativo”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso dell’incontro con i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, per il tradizionale scambio di auguri di fine anno.
“Si aprono sempre più cantieri e impegniamo sempre più risorse – aggiunge -. Vogliamo anche lanciare alcune sfide, come quella della transizione ecologiche, ci siamo candidati come una delle più importanti regioni green dell’Italia soprattutto con l’idrogeno. È una ambizione che abbiamo condiviso col ministro Roberto Cingolani, ci sono le condizioni per farlo. In Sicilia arriveranno 30 miliardi di euro da diversi fondi e hanno bisogno di progetti, alcuni in tempi brevi, altri a media scadenza. Dobbiamo adoperarci affinché la Regione possa dotarsi dei progetti necessari. Talvolta abbiamo lavorato per infrastrutture che erano di competenza del governo”.
“Nel 2022 scadrà il nostro mandato. Ognuno di noi si augura che il lavoro svolto in questi cinque anni possa portare a raccogliere i frutti di questa stagione intensa e difficile. Se non avessimo avuto la pandemia tutto sarebbe stato più facile”. “L’associazione costruttori ci dice grazie, i numeri dell’export ci danno un balzo in avanti rispetto allo scorso anni – ha detto il governatore Nello Musumeci- gli osservatori finanziari sono dalla nostra parte a conferma che la nostra non è un’economia stagnante ma è un dinamismo costante. Abbiamo messo in campo condizioni ottimali affinché le imprese potessero investire e produrre”.
Turismo:“I nostri musei sono più tristi di un cimitero a mezzanotte. È una situazione vergognosa. Non vengono ammodernati da almeno 20 anni”. “Abbiamo destinato 24 milioni – aggiunge – per ammodernare nove musei regionali: la gara dopo due anni non è ancora stata svolta. Non appena saranno appaltati i lavori i musei potranno essere degni di questo nome, ad esempio la casa natale di Pirandello. Non c’erano i bagni, i disabili non potevano andare al primo piano, c’erano 18 gradini. Aveva un aspetto tetro, 20 dipendenti e nessuno che sapesse parlare in lingua straniera”. “Sui beni culturali bisogna cambiare registro, basta autoreferenzialità. Serve gente in grado di portare milioni di visitatori. Questa terra non cambierà mai se nessuno va controcorrente, dovremmo essere un modello europeo”.
Trasporti: “La condizione delle Ferrovie in Sicilia è lo specchio di oltre 40 anni di vergognoso abbandono da parte dei governi che si sono alternati a Roma. In materia di dotazione infrastrutturale c’è stata una latitanza dei governi nazionali, lo voglio dire senza mezzi termini”. “Le novità che avete notato negli ultimi anni – ha aggiunto Musumeci- sono essenzialmente dovute all’azione incalzante e costante che il nostro governo ha esercitato su Rfi e Trenitalia attraverso l’impegno di tutti”.
Finanza: “Apprezziamo il risultato raggiunto nella trattativa con Roma sul fronte finanziario: non è il massimo ma siamo soddisfatti”. Ha detto Nello Musumeci, tornando sull’accordo raggiunto con il governo nazionale sul fisco. “Rispetto all’atteggiamento supino e remissivo che la Regione ha tenuto negli anni passati noi possiamo dire di avere legittimamente ottenuto quello che era stato negato alla Sicilia”.
Politica: “Se il presidente del parlamento regionale dice che rendo ogni giorno più difficile la mia ricandidatura, meno male che sono io stesso a renderla più difficile. Se sono io che lo faccio me ne assumo le responsabilità”. Ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che replica in questo modo al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, che aveva detto che Musumeci dovrebbe unire di più la maggioranza. “La nostra è una squadra e una coalizione unita – ha proseguito -. Non abbiano dovuto sostituire 59 assessori, neppure 40, 30 o 10, serve ancora qualche altra prova concreta per dimostrare che l’unita non è fittizia?. Con il carattere che mi ritrovo e gli assessori che rimangono per 5 anni c’è un rapporto di assoluta lealtà”, ha sottolineato.
“Gaetano Micciché il Draghi siciliano? Intanto dico che ritengo una anomalia il Governo Draghi, e questo l’ho detto varie volte. Chi vince una campagna governa e chi perde va all’opposizione. Il Governo Draghi è un governo straordinario in una condizione straordinaria. Io sono per i governi politici”: Questo il commento di una eventuale candidatura del banchiere Gaetano Miccichè, fratello del Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichp. “Non è una novità che Musumeci è candidato – dice Musumeci – la novità è perché non dovrei essere candidato?”. “E poi Miccichè ha detto che vuole fare il banchiere, tutto il resto è polemica gratuita e che non intessa me certamente”.
“Penso sia giusto convocare un incontro (l’ennesimo) all’inizio del nuovo anno con i segretari di partito per definire tre o quattro ddl già presentati dal governo e concordare quali possano essere quelli prioritari”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sui rapporti con i partiti che compongono la sua coalizione di governo.