Pipì a pagamento: porte blindate dei bagni a turisti | Quanto ci costerà andare in bagno
L’opinione pubblica si è divisa per quanto riguarda la “pipì a pagamento” eppure c’è chi già lo fa. Ecco quanto ci costerà andare in bagno quando andremo in vacanza in qualche località turistica.
Andare in vacanza è sempre molto bello e rilassante, in quanto si stacca dalla routine giornaliera e si assapora “il dolce far niente”. C’è chi programma le ferie al mare, chi in montagna e chi esplora le città d’arte, insomma c’è né per tutti i gusti.
Nonostante anche per quest’anno siamo quasi arrivati agli sgoccioli per quanto riguarda le ferie estive, c’è sempre il solito problema che echeggia nell’aria, cioè il rapporto difficile tra turisti e abitanti del luogo. Non è facile per nessuno probabilmente anche perché capitano sia i turisti maleducati sia gli abitanti e i ristoratori della “stessa pasta”.
Su un argomento però l’opinione pubblica si divide spesso ed è per questo motivo che oggi parleremo di “pipì a pagamento”. Vi potrà far sorridere eppure è così e molti turisti lo sanno benissimo, ecco quanto ci costerà andare a fare “tlin tlin”.
Il problema dei bagni al bar
Come ogni anno, questo problema divide da sempre l’opinione pubblica, in quanto molti turisti invocano il diritto di entrare in un bar, servirsi del bagno senza essere obbligati a consumare qualcosa. Per contro parte i ristoratori si dicono stanchi di persone che entrano nei locali senza neanche salutare soltanto per andare ai servizi igienici. Un altro caso eclatante per esempio rivelato dall’imprenditore Antonio Rosa Salva: “In cinque seduti ordinano un caffè e vanno in bagno. È snervante, perché i costi di gestione aumentano…”.
Inoltre come ha poi proseguito, alcuni turisti maleducati gli hanno danneggiato diverse parti della sua proprietà, soltanto per divertimento probabilmente. Il problema di fondo ovviamente rimane sempre il buon senso e l’educazione, cose a quanto pare lontane anni luce per alcuni.
Un problema comune
Questo problema viene accusato in molti Stati, per questo sono già diversi i Paesi che da anni hanno già provveduto in questo senso, cioè in merito alla “pipì a pagamento”. Per esempio in Austria, come si legge su, Il Gazzettino, per poter accedere ai bagni dei servizi pubblici, bisogna inserire una moneta se si vuole entrare.
Al McDonald’s o Burger King si entra nei bagni soltanto grazie al codice riportato nello scontrino e così via. Per questo motivo anche qui in Italia si sta cercando una soluzione al problema e in molti sospettano che anche qui si arriverà al punto di dover pagare per andare al bagno nei bar o ristoranti. D’altronde come indicano diverse strutture, il bagno è per il clienti, per tutti gli altri ci sono i servizi igienici liberi che si trovano su strada. Come andrà a finire questa storia non si sa, voi cosa ne pensate?