L’Università di Catania intende rafforzare le proprie relazioni con gli atenei e i centri di ricerca svedesi, in particolare nell’ambito di settori strategici e della formazione di eccellenza, favorendo lo scambio reciproco di docenti e studenti. È inoltre già in cantiere un master interdisciplinare, denominato “A way to North”, che avrà l’obiettivo di fornire competenze culturali e linguistiche a tutti coloro che intendono svolgere esperienze di lavoro nei paesi scandinavi, promosso dal dipartimento di Scienze umanistiche in collaborazione con il prof. Lorenzo Lozzi Gallo dell’Università di Messina, specialista di culture nordiche.
È quanto emerso ieri mattina dall’incontro tra il rettore Francesco Priolo e l’ambasciatore di Svezia in Italia Jan Björklund, presente a Catania per inaugurare la mostra fotografica “Immagini che cambiano il mondo”, ideata dallo Swedish Institute e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia.
Dopo aver visitato il Museo dei Saperi e delle Mirabilie siciliane, al piano terra del Palazzo centrale, l’alto diplomatico, accompagnato dalla consigliera d’ambasciata Maria Åkerlund de Francisco, ha avuto una lunga conversazione con il rettore, alla quale hanno preso parte anche la prorettrice Francesca Longo e il prof. Stefano Rapisarda, ordinario di Filologia e Linguistica romanza al Disum. Il rettore Priolo ha illustrato la storia e le prospettive attuali dell’Ateneo, citando le numerose attività di internazionalizzazione nei vari settori scientifici ed esprimendo l’intenzione di potenziare tali rapporti anche con le istituzioni svedesi, richiesta che è stata accolta con ampio favore dall’ambasciatore Björklund, che in passato è stato anche Ministro dell’Istruzione e della Ricerca nel suo Paese.
Successivamente, nell’aula magna ‘Mazzarino’ del Monastero dei Benedettini, affollata da studenti universitari e da allievi del liceo scientifico Galileo Galilei e dell’Istituto superiore De Felice Olivetti, è stata inaugurata la mostra fotografica con le immagini del “fotografo gender” Tomas Gunnarsson che resterà aperta al pubblico fino al 7 maggio. «Siamo molto felici della collaborazione con l’Università di Catania – ha commentato Björklund -, un’occasione per sollevare tematiche importanti come inclusione, parità del genere e diversità che sono requisiti necessari per il buon funzionamento della democrazia #drivefordemocracy. Siamo certi che questa collaborazione porterà ad altre fruttuose collaborazioni scientifiche tra le migliori università svedesi e italiane anche in futuro».
Introdotta dalle presentazioni dell’ambasciatore, che ha tenuto una relazione su modi e stili di vita della società svedese contemporanea, del rettore Priolo, che ha elencato una serie di attività avviate dall’ateneo per l’inclusività e la parità di genere, del direttore del Disum Marina Paino e della delegata al rettore alle Pari opportunità Adriana Di Stefano, Livia Podestà dello Swedish Institute di Stoccolma ha illustrato gli obiettivi dell’esposizione itinerante, già allestita a Roma, ossia dimostrare come si possano creare immagini inclusive e fare comunicazione egualitaria e intelligente, abbattendo gli stereotipi di genere e mettendo in discussione discussione “il modo in cui abbiamo sempre fatto le cose”: “In una società libera e aperta – ha affermato -, uguaglianza, umanità e integrità sono concetti importanti e sono responsabilità di tutti”.