Taobook, un festival sulla Verità

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Riparte il Taobuk, il festival del libro di Taormina, giunto alla sua tredicesima edizione. Iniziato ieri , giorno 16 Giugno, proseguirà per cinque giorni, sino a lunedì 20. Il programma, anche quest’anno molto intenso, prevede 170 ospiti, tra scrittori giornalisti, filosofi, scienziati, pittori o economisti e quant’altro in 90 eventi, che si svolgeranno principalmente in tre luoghi, Piazza Duchi di Santo Stefano, accanto Porta Catania, Piazza IX Aprile, la piazza centrale della terrazza taorminese, e l’ho tel Villa Diodoro, subito dopo la villa taorminese. Sabato 18 vi sarà la serata di gala con premiazione degli scrittori di punta del festival, Paul Auster e Michelle Houllebecq, l’uno statunitense, autore della Trilogia della città e molto altro, l’altro francese, autore di romanzi sempre discussi, tra cui tra tutti l’eccezionale La possibilità di un’isola o l’ultimo, Seratonine.

La serata al teatro greco è però già sold out.

Diversi gli incontri già ieri al festival. Maria Elisa Aloisi, vincitrice del Premio Giallo Mondadori 2021 con Il canto della falena, ora riproposto non più nell’edizione mensile da edicola, ma nella collana Mondadori da libreria, con una nuova copertina. Protagonista del brillante e autoironico romanzo giudiziario, è l’avvocatessa Ila Moncada, che riuscirà a districare la matassa di un omicidio in cui la violenza di genere la fa da padrona, con un taglio alla Bridget Jones da tribunale.

– Tutto è iniziato con un articolo scientifico sulla falena e il suo mondo di riprodursi. Ha detto.

A seguire, nella spettacolare Piazza IX Aprile, davanti l’ Etna ancora fumante al tramonto, si sono susseguiti  l’intellettuale Emilio Isgrò, in un lectio su La Sicilia e sui suoi miti, Andrea Vitali che ha presentato il suo ultimo romanzo,  Sono mancato all’affetto dei miei cari edito da Einaudi  -Ho usato un flusso di coscienza joicyano – ha osato aggiungere.

Domenico De masi invece si è occupato di: Lavoro ozio e felicità, titolo del suo ultimo libro Einaudi. Infine Gabriele Vagnato, ragazzo poco più che ventenne, da 5 milioni di followers tra Instagram e Tik Tok, alla domanda : Perchè hai scritto un libro, la mia vita non è una sfiga per De Agostini, era proprio necessario?  Ha risposto intelligentemente: L’ho scritto a 19 anni e me ne vergogno: non compratelo mai.

Per quanto riguarda gli incontri di oggi, si segnalano, in Piazza IX Aprile, alle 19 un incontro sul pool antimafia (finalmente), Michelle Houllebecq alle 20 e Petros Markaris alle 21.00.

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Giuseppe Scatà

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