Sanità in Sicilia: Razza, “in 10 anni passi avanti importanti”

“Noi abbiamo nella successione temporale degli ultimo dieci anni determinato in Sicilia alcuni passi avanti importanti. Questi passi avanti non sono ancora esaustivi al cento per cento però, se c’è una cosa che mi preme in mondo particolare e che vorrei lasciare quasi in conclusione del mio mandato, è che dobbiamo avere la capacità di sapere raccontare anche tutto quello che in Sicilia funziona, tutto quello che in Sicilia è grande eccellenza perché, se chiediamo a professionisti da ogni parte d’Italia di rientrare a casa, e negli ultimi anni sono stati più di 2.000, abbiamo il dovere di raccontarvi che a casa loro sono nelle condizioni di poter esprimere il massimo della loro professionalità. Io sono convinto che questo trend non si invertirà”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza intervenendo in videoconferenza a Catania ad un incontro dal titolo ‘Il sistema sanitario e il nuovo paradigma organizzativo e di salute. Modelli di innovazione di governo e di assistenza’, organizzato da Innovazione per l’Italia con il patrocinio di Fondazione Sicilia e dell’Associazione italiana di sanità digitale e telemedicina. La giornata è stata dedicata alla programmazione regionale dei nuovi servizi assistenziali regionali nel quadro degli interventi del Pnrr e delle politiche nazionali inaugurate dal DM71 sul riordino della sanità territoriale.

“Sono convinto che chi ci sarà dopo di me – ha aggiunto Razza – avrà certamente la capacità di andare avanti con lo stesso entusiasmo mio sapendo che sono stati anni difficili, particolarmente complicati, e per me lo sono stati anche sul piano personale. Se dovessi chiedere ad un siciliano cosa si ricorda di più di questi anni, probabilmente non ricorderebbe tutti gli investimenti fatti ma alcuni fatti di cronaca legati alla pandemia o alcune criticità che si sono manifestate. E’ il segnale che il lavoro è fatto anche per chi scava le fondamenta. L’importante è che la costruzione continui durante noi e dopo di noi” .

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Redazione