Teatro, Dante Suite a Santa Teresa di Riva

“Non è mai troppo tardi per celebrare Dante, per far rivivere, sul palcoscenico, i suoi versi immortali: a distanza di settecento e un anno dalla morte del Sommo Poeta, la Commedia continua ad affascinarci ed emozionarci”.

Lo ha detto il regista Giovanni Anfuso annunciando che il 9 e 10 aprile, nel Nuovo Teatro Val D’Agrò di Santa Teresa di Riva, nel Messinese, Buongiorno Sicilia riproporrà Inferno, Suite per Dante, spettacolo che nella scorsa estate aveva raccolto grandi applausi facendo registrare sempre il sold out in un tour siciliano che aveva toccato Catania, Noto e Militello.

“Parallelamente al kolossal Inferno – ha detto Anfuso -, che riprenderà in estate e che da anni riscuote uno straordinario successo in luoghi di rilevanza turistica come le Gole dell’Alcantara, Noto e le Cave del Gonfalone di Ragusa, nel 2021, in occasione del settecentesimo anniversario di Dante, abbiamo voluto costruire uno spettacolo agile, che potesse essere rappresentato anche al chiuso, in teatri molto curati come appunto quello diretto da Cettina Sciacca”.

I protagonisti di Suite per Dante sono Liliana Randi, Davide Sbrogiò e Angelo D’Agosta, già interpreti dei ruoli principali nel kolossal Inferno.  Scene e costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano e i movimenti scenici di Fia Distefano. L’aiuto regista è Agnese Failla.

Gli organizzatori consigliano di prenotare, visto il numero di posti contingentato, o all’indirizzo email cettinasciacca@alice.it o chiamando il numero del Nuovo Teatro Val D’Agrò – che si trova in via Vittorio Emanuele Orlando,47/51 a Santa Teresa di Riva, a poco più di mezz’ora di strada, sia da Messina che da Catania – , il 339 2727905.

“Durante il tour della scorsa estate con questa Suite – ha raccontato D’Agosta – avevamo il pubblico fisicamente più vicino rispetto ad altre location ed era per noi gratificante vedere gli spettatori, spesso intere famiglie, che, mentre recitavamo, mormoravano i versi di Dante, che conoscevano a memoria”.

“L’operazione filologica di adattamento – ha aggiunto Davide Sbrogiò – condotta sul primo libro della Commedia da Giovanni Anfuso, punta sulla magnificenza della parola, sul verso, sulla terzina incatenata, sull’endecasillabo. E il risultato è apprezzatissimo dal pubblico”.

 “È sempre bello constatare – ha concluso Liliana Randi – che un lavoro in cui metti l’anima, piace agli spettatori. E in tutte le rappresentazioni della Suite per Dante il pubblico era davvero entusiasta e applaudiva con calore”.

L’accesso al Nuovo Teatro Val D’Agrò sarà consentito, secondo le attuali disposizioni anti-Covid, esibendo il green pass e indossando la mascherina FFP2.

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Redazione