Su richiesta della Procura, il GIP ha convalidato il fermo di indiziato di delitto, eseguito dai Carabinieri della Stazione di Maniace, nei confronti del 45enne Massimo Pirriatore, del posto, gravemente indiziato di tentato omicidio nonché porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico, avvenuto in corso Cavallaro di Maniace nella tarda serata del 21 aprile scorso. Nei confronti di Pirriatore è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, in conformità con quanto richiesto dall’A.G..
Il fatto è accaduto intorno alle 22:00 quando una delle due vittime, un maniacese 21enne, ha telefonicamente riferito all’operatore del 112 che, mentre si trovava a bordo della propria auto insieme alla fidanzata 17enne, era stato vittima di un’aggressione armata da parte di un uomo che avrebbe esploso alcuni colpi di pistola colpendo la parte posteriore della sua autovettura, per poi fuggie. Entrambi sono rimasti illesi.
Le indagini sono state immediatamente attivate dai militari che, dopo aver raggiunto le due vittime nei pressi del locale Istituto Alberghiero “Giovanni Falcone”, hanno acquisito i primi elementi indiziari a carico di Pirriatore, che, tra l’altro, sarebbe stato riconosciuto.
Secondo i primi accertamenti, seppur in una fase procedimentale caratterizzata dalla non integrazione del contraddittorio delle parti, il presunto autore del reato, poco prima dell’evento, con la propria autovettura avrebbe costretto il 21enne ad arrestare la marcia. Scesi entrambi, Pirriatore avrebbe afferrato il giovane per la maglia intimandogli di non infastidire la propria figlia ma, colpito nell’immediatezza con due pugni al volto, si sarebbe allontanato repentinamente minacciando che si sarebbe vendicato. L’arma dei carabinieri, precisa che la minore presente in auto al momento della sparatoria non risulta avere legami di parentela con l’aggressore.
In effetti, secondo la ricostruzione degli investigatori, di lì a poco, l’aggressore si sarebbe armato di una pistola semiautomatica e, dopo aver affiancato l’auto del giovane a bordo della propria, avrebbe portato a termine i suoi propositi, tra l’altro alla presenza di diversi testimoni, facendo perdere le proprie tracce sino alle 17:30 dell’indomani, quando è stato localizzato ed immediatamente bloccato dai militari della Stazione di Maniace.
Nella circostanza, la perquisizione personale e veicolare ha consentito rinvenire e sequestrare uno scatolo con dentro 18 cartucce cal. 6,35, dello stesso calibro degli otto bossoli repertati sul luogo dell’agguato. Allo stato non rinvenuta l’arma utilizzata.