L’impatto della parità di genere nell’evoluzione dell’ordinamento italiano, dai lavori dell’Assemblea costituente al testo della Costituzione fino al lungo percorso attuativo della Carta fondamentale. Sono i temi al centro di “Eguaglianza, Donne e Diritti”, il nuovo insegnamento curriculare che oggi ha preso il via al Dipartimento di Giurisprudenza su iniziativa delle docenti Adriana Ciancio di Diritto costituzionale e Rosalba Sorice di Storia del diritto medievale e moderno.
Un insegnamento che rappresenta una assoluta novità nel quadro della riforma dell’offerta formativa del corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università di Catania che si pone così all’avanguardia nel panorama nazionale in considerazione del numero ancora esiguo di atenei che ad oggi hanno attivato corsi analoghi di taglio strettamente tecnico-giuridico.
Il percorso formativo, che consente di acquisire 7 crediti formativi universitari (4 di Diritto costituzionale e 3 di Storia del diritto), intende ripercorrere l’impatto della parità di genere nell’evoluzione dell’ordinamento italiano con un focus particolare sui lavori dell’Assemblea Costituente e da qui sul testo della Costituzione, proseguendo con l’esame dell’accidentato percorso di attuazione della Carta fondamentale, che verrà analizzato dalla prospettiva privilegiata (non sempre lineare) della giurisprudenza costituzionale in materia, spaziando tra i diversi campi della vita pubblica e privata.
In questo contesto domani (8 marzo), alle 15, nell’aula 5 di Villa Cerami del Dipartimento di Giurisprudenza, in occasione della “Festa internazionale della Donna”, nell’ambito delle lezioni del nuovo insegnamento, si terrà il seminario dal titolo “Il principio «antisubordinazione di genere» nella Costituzione italiana”. Interverrà la docente Barbara Pezzini, ordinaria di Diritto costituzionale dell’Università di Bergamo, da anni dedita alla ricerca scientifica dalla prospettiva di genere. L’incontro sarà introdotto dalle docenti Adriana Ciancio e Rosalba Sorice dell’Università di Catania.