Violenza donne, in arrivo aiuto economico

Un aiuto economico alle donne vittime di violenza che vogliano avviare un’attività imprenditoriale per riprendere in mano la propria vita. L’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali della Regione Siciliana ha impegnato i 500mila euro previsti nell’ultima legge di Stabilità regionale per attuare il ‘Reddito di libertà’ e li ha assegnati ai 29 Comuni in cui sorgono le 49 case rifugio a indirizzo segreto che accolgono le donne vittime di abusi e maltrattamenti e i loro figli minori o con disabilità.

“Il governo Musumeci dà concretezza a una misura importante per favorire l’indipendenza economica delle donne che hanno subito violenza fisica o psicologica – sottolinea l’assessore Antonio Scavone -. Finanziando il ‘reddito di libertà’ diamo l’opportunità ad alcune donne che vivono in situazione di fragilità di essere accompagnate verso l’autonomia e verso una nuova esistenza”. Il decreto dell’assessorato finanzia 50 interventi da 10mila euro per sostenere donne che abbiano completato o siano al termine del percorso di accoglienza e che risultino prive di reddito o con un reddito inferiore alla soglia di povertà, disoccupate o inoccupate.

L’obiettivo è sostenere la partecipazione a un percorso finalizzato all’avvio di interventi occupazionali di autoimpiego, in ambito artigianale, commerciale, professionale, così da fuoriuscire dalla situazione di emergenza. I Comuni, a cui la Regione ha assegnato le risorse, potranno finanziare lo sviluppo dei progetti di autoimpiego, per i primi otto mesi, pagando spese per utenze, canoni d’affitto, acquisto di attrezzature e arredi, spese di progettazione e polizze assicurative.