Zō centro culture contemporanee, “Cuore di cane” e “L’inquieta (libertà)”
Un intenso fine settimana dedicato al palcoscenico di ricerca, fra teatro e danza, caratterizza la proposta artistica di Zō centro culture contemporanee di Catania da giovedì 5 a sabato 7 novembre. Dopo lo stop forzato causato dall’allerta meteo della scorsa settimana, riparte la programmazione della preview 2021 di AltreScene, la rassegna di arti sceniche contemporanee, da 15 anni uno dei più importanti cartelloni di nuovo teatro in Sicilia. Giovedì 5 novembre va in scena “Guarda come nevica 1. Cuore di cane” della barese Compagnia Licia Lanera; venerdì 6 e 7 novembre segue lo spettacolo di danza “L’inquieta (libertà)” della siciliana (di Carlentini) Compagnia Petranuradanza – Megakles Ballet.
“Cuore di cane” – che vede in scena Licia Lanera (che cura anche adattamento e regia) e il musicista elettronico Tommaso Qzerty Danisi – è il primo episodio della trilogia “Guarda come nevica”, che include tre testi di tre autori russi, tre generi letterari per tre spettacoli sulla neve: oltre il testo di Michail Bulgakov, “Il gabbiano” di Anton Čechov e “Le poesie” di Vladimir Majakovskij. “Cuore di cane” è una connessione tra esasperazione, eccesso, magico e surreale. L’osteggiato e censurato Bulgakov manifesta nei suoi scritti la condizione dell’intellettuale in conflitto con il proprio tempo. “Cuore di cane” apre uno spaccato su una società malata e sconfitta che tanto assomiglia al nostro oggi; racconta i vizi, i difetti e le sclerosi della società attraverso il meccanismo dell’iperbole e del fantastico, evidenzia la miseria di una società che ha perso la coscienza politica.
Licia Lanera: «Ho sempre utilizzato il teatro come una sonda che entra nell’umano per svelarne le paure più grandi e gli istinti più feroci, in questo la letteratura russa è mia alleata. Raccontare i vizi, i difetti e le sclerosi della società attraverso l’iperbole e il fantastico, è la cosa che amo di più. In “Cuore di cane” è presente l’ossessione per la bellezza e la giovinezza, tema a me molto caro. Il mio interesse sta nell’analizzare le conseguenze di questo fenomeno che riproduce una società narcisista e sola, sempre giovane, così giovane da legare la nostra coscienza a una chat di Facebook o a un paio di scarpe; allontanandoci sempre più dalla possibilità di assumere responsabilità reali». «Nato in radio – prosegue l’attrice e regista – il lavoro su “Cuore di cane” è caratterizzato da una struttura musicale decisa, affidata al compositore di musica elettronica Tommaso Qzerty Danisi. Insieme ci siamo incentrati su una molteplicità di suoni e di voci per far catapultare lo spettatore nell’atmosfera moscovita e per restituire una forza pirotecnica alla scrittura. Tutte le voci sono affidate a me che continuo il mio percorso impervio negli abissi delle mie corde vocali; sperimentandone ogni possibilità, diventando prima cane, poi uomo, poi donna… Ne viene fuori un racconto per donna anziana. Anziana perché questa volta il mio viso sarà coperto da una maschera, che porta chi mi guarda in un altro tempo e un altro spazio. Solo scardinando ogni rapporto con realismo, credo, si possa arrivare all’essenza del teatro».
Le luci dello spettacolo sono a cura di Vincent Longuemare, i costumi di Sara Cantarone, la maschera di Sarah Vecchietti, assistente alla regia è Annalisa Calice. Lo spettacolo è co-prodotto dalla Compagnia Licia Lanera e da Teatro Piemonte Europa. Grazie alla rete teatrale Latitudini, di cui Zō centro culture contemporanee fa parte, lo spettacolo replicherà in Sicilia il 6 ed il 7 novembre allo Spazio Franco di Palermo.
“L’inquieta (libertà)” di Petranuradanza
Cos’è la libertà? E’ facile darla per scontato se nessuno ce l’ha mai tolta. Siamo in grado di comprenderla, di definirla, di spiegarla? Sono queste le premesse de “L’inquieta (libertà)” della Compagnia Petranuradanza – Megakles Ballet di Carlentini in scena il 6 ed il 7 novembre, alle 21, da Zō centro culture contemporanee, coreografie e regia di Salvatore Romania e Laura Odierna con Salvatore Romania danzatore in scena e i musicisti Carlo Cattano ai flauti e sax eAntonio Moncada alle percussioni. Diceva Pasolini “Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene”. Il terrore dell’essere soli e senza scuse nella responsabilità della libera scelta ci paralizza, facendoci regredire ad uno stadio infantile e masochistico della stessa libertà, delegando la responsabilità della scelta ad altri, poco importa se questi risulta un padre padrone, un padre despota. Il mondo intero vuole la libertà, eppure ogni uomo ama le sue catene, questo è il primo paradosso e il nodo inestricabile della nostra natura, pochi la desiderano, molti, si augurano solo un padrone giusto. Come un pittore immortala uno splendido paesaggio dentro una cornice, cosi tendiamo ad imprigionare la libertà nei rigidi confini della disciplina.
La preview 2021 di AltreScene proseguirà con “Lunaria”, dal racconto di Vincenzo Consolo, di Lunaria Teatro (12 e 13 novembre); “Mi chiamo Maris e vengo dal mare” di Retablo Teatro (25 novembre); “L’avare, d’aprés Moliére” di Tabola Rassa (in collaborazione con Palco Off, dal 3 al 5 dicembre); “Amore di Ruggiero e Bradamante” dei Figli d’arte Cuticchio (11 dicembre).
Informazioni
Prenotazione obbligatoria: tel 095.8168912 (dalle ore 10 alle 13.30) oppure whatsapp al numero 3281742045 (dalle ore 15 alle 18).
Ingresso dei due spettacoli: € 12 intero, € 10 ridotto over 65, € 5 ridotto studenti. Biglietteria online online: https://www.ticketone.it/
Zō centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici, 6 – 95129 – Catania.
Entrambi gli spettacoli si terranno nell’auditorium. L’ingresso è consentito solo ai possessori di una delle certificazioni verdi Covid-19 ai sensi degli artt. 3 e 9, comma 2, del Dl 23/07/2021.