“Iddu”: una commedia nera che trasfigura la realtà della latitanza di Matteo Messina Denaro

Il film “Iddu”, diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, è stato presentato oggi in concorso a Venezia 81, e porta sul grande schermo una storia ambientata in Sicilia all’inizio degli anni 2000, durante la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Questa commedia nera ricostruisce gli eventi del 2004 che portarono quasi alla cattura di Denaro, all’epoca considerato dalla rivista americana Forbes il terzo latitante più ricercato al mondo.

Al centro della trama c’è un carteggio segreto tra Denaro e un ex sindaco di un comune della Sicilia occidentale, che aveva intrattenuto una corrispondenza con il boss sfruttando la sua familiarità con il padre di Denaro. L’operazione, condotta con la collaborazione dei servizi segreti italiani, non andò a buon fine a causa di una fuga di notizie che portò alla pubblicazione sui giornali.

Grassadonia e Piazza costruiscono il film ispirandosi liberamente a questi fatti, descrivendo un contesto “tragico e ridicolo, paradossale e realissimo”. Elio Germano interpreta il ruolo di Matteo Messina Denaro, nascosto in casa di Lucia (interpretata da Barbora Bobulova), una donna che si occupa della sua quotidianità e scrive a macchina le lettere che lui le detta. Dall’altra parte della corrispondenza, c’è Catello Palumbo (interpretato da Toni Servillo), l’ex sindaco e preside, un uomo che rappresenta una maschera antica, cresciuto in un sistema di connivenza tra istituzioni e criminalità, finito in carcere e poi adescato dai servizi segreti per aprire una breccia nella latitanza di Denaro.

Il personaggio di Catello è il fulcro del film: un “saltimbanco, parolaio, maschera comica e grottesca”, descritto dagli autori come un coacervo di saggezza popolare, antica furbizia e spirito di sopravvivenza. Accetta l’offerta dei servizi segreti per non finire rovinato, dimostrando il suo spirito opportunista.

Il film sviluppa il suo doppio scenario anche sul fronte istituzionale, introducendo un losco ufficiale dei carabinieri che si muove con metodi al limite della legalità e una poliziotta, Rita (interpretata da Daniela Marra), che instaura una relazione complessa e ambigua con Catello. Rita porta con sé i segni di un primo tentativo fallito di arresto di Denaro e si avvicina all’ex sindaco in un rapporto di sospetto e collaborazione, destinato a sviluppi imprevedibili.

In “Iddu”, Grassadonia e Piazza confermano la loro capacità di elaborare una visione spietata e grottesca della realtà siciliana, già esplorata nei loro precedenti film “Salvo” e “Sicilian Ghost Story”. Il ritratto di Denaro interpretato da Elio Germano si ispira alla tragedia classica, presentando un uomo chiuso nella sua solitudine e nella sua crudeltà, ma con tratti umani che ne definiscono la statura.

Il film, che era già in preproduzione il giorno dell’arresto di Denaro il 16 gennaio 2023, offre una lettura lucida e poetica di una figura che per molti anni è rimasta un enigma. Gli autori sottolineano come le scoperte emerse dopo l’arresto abbiano confermato le intuizioni maturate negli anni di studio, quando il latitante era un “fantasma indecifrabile” e molti dubitavano persino che fosse ancora in vita.

“Iddu” si distingue per la sua capacità di affrontare un tema già molto esplorato con un approccio nuovo, utilizzando la forma della commedia grottesca per stigmatizzare il male. A completare la visione degli autori, la colonna sonora composta da Colapesce e la notevole fotografia di Luca Bigazzi. Il film arriverà nelle sale il 10 ottobre, distribuito da 01 Distribution.