Luca Tommassini distrutto dopo il ricovero: “Non datemi il Fentanyl, già una volta sono uscito dalla dipendenza”
Finiscono sotto la lente d’ingrandimento le dichiarazioni del coreografo riguardo il potente oppioide con funzione analgesica.
Ballerino e coreografo, Luca Tommassini è uno dei volti più noti del mondo dello spettacolo: ha lavorato con Fiorello, ma anche con Giorgia e Paola&Chiara, oltre che con le più grandi star mondiali.
Lo scorso dicembre è finito in ospedale in seguito a dei problemi al cuore, scoperti proprio grazie alla visita prenotatagli dall’amico Fiorello.
Sottoposto ad un intervento chirurgico, Luca Tommassini sta tornando in perfetta forma, pronto per abitare nuovamente le sale prova con i suoi ballerini.
Stanno facendo, però, discutere alcune sue dichiarazioni riguardo il rifiuto di un farmaco – il Fentanyl – che ha deciso di non assumere dopo l’intervento al cuore.
Luca Tommassini, la scelta dopo l’intervento al cuore
Raggiunto dal Corriere della Sera, Luca Tommassini ha spiegato di aver iniziato ad avvertire “scompensi psico-fisici piuttosto forti” dopo i 50 anni, quando la sua vita ha iniziato ad accelerare in seguito agli impegni di lavoro. Sottoposto ad una visita al cuore che gli è stata prenotata proprio da Fiorello, a dicembre 2024 ha subito un intervento al cuore.
“Quando mi hanno estubato, ho provato un dolore infernale. Ero tutto ‘rotto’ davanti. Piangevo, urlavo. A un certo punto, sento che stavano per somministrare il Fentanyl – ha continuato a raccontare il coreografo, sottolineando di aver fatto una scelta quasi drastica – .Ho urlato ancora più forte: ‘Non datemelo, ho sepolto troppi amici per il Fentanyl’. Io stesso ne sono dovuto uscire, dopo un’operazione che mi fecero a Los Angeles. Ne diventi subito dipendente”.
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Gli anestesisti contro Luca Tommassini
Le dichiarazioni di Tommassini in merito al Fentanyl, potente oppioide sintetico 50 volte più forte dell’eroina e il cui potere analgesico è 80 volte superiore a quella della morfina, hanno scatenato una sorta di insurrezione da parte degli anestesisti, che hanno bollato le esternazioni del coreografo come fuorvianti per i pazienti. Gli esperti della ‘Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva’ (Siaarti) hanno sottolineato come, un’affermazione basata su un’esperienza personale, “rischia di generare disinformazione e timori infondati nei pazienti trattati con questo oppioide, ignorando l’importante ruolo terapeutico che questa molecola svolge nella gestione del dolore”.
Questo farmaco, infatti, se utilizzato secondo rigorosi protocolli clinici e sotto la supervisione di professionisti esperti, è fondamentale per il controllo del dolore acuto e cronico. Gli esperti, infatti, sostengono che il Fentanyl cui fa riferimento Luca Tommassini sia una “sintesi illegale e pericolosa della molecola in laboratori clandestini che non garantiscono gli standard qualitativi e controllati della produzione del farmaco, risultando pertanto ancora più pericolosi perché impuri e a rischio di sovradosaggio”.