Venerdì 12 luglio alle 17, nel salone interno dell’Orto Botanico dell’Università di Catania (ingresso da via Etnea 397), si terrà un concerto di clavicembalo a cura del musicista Sebastiano Cristaldi, con la partecipazione del soprano Oriana Bertolo. L’ingresso è libero, previa prenotazione al numero 0956139981.
Obiettivo del concerto, promosso dal responsabile della progettazione aree espositive e museali, della promozione, divulgazione e dei servizi educativi dell’Orto Botanico dott. Giuseppe Siracusa e dal responsabile scientifico prof. Giampietro Giusso del Galdo, è quello di dare al pubblico la possibilità di vivere l’Orto come spazio di cultura e ricerca, connettere l’ascolto di uno strumento poco usuale come il clavicembalo con l’esplorazione del mondo delle piante e diffondere, attraverso uno spazio di grande peso culturale e scientifico, l’apprezzamento per un repertorio musicale poco noto e di raro ascolto.
In programma ci sono brani di Francois Couperin, domenico Scarlatti, Benedetto Marcello, Jean-Philippe Rameau, Antoine Forqueray, Johann Christian Bach, Georg Friedrich Händel. Il concerto prende spunto dalla geografia dell’Orto Botanico, con una scelta dei brani che intende evocare principalmente tre ambienti di cui esso si compone: l’ambiente misterioso e onirico della serra (con la scelta di brani di autori francesi), il profumo del giardino mediterraneo (con la scelta di composizioni di autori di origine siciliana e mediterranea come le piante che compongono quest’area), e il maestoso colonnato neoclassico dell’ingresso, con la scelta di composizioni di ispirazione neoclassica.
«Una composizione musicale nasce come una pianta – spiega il maestro Cristaldi -: dal seme di una semplice melodia si sviluppa e sboccia un brano con una sua struttura ben organizzata. Questo i compositori del periodo barocco lo sapevano bene, non solo perché prendevano grande ispirazione dai fenomeni naturali, ma anche perché spesso descrivevano in musica la grazia e l’eleganza di elementi provenienti dal mondo vegetale. Talvolta, i termini “Selva”, “Orto”, “Ghirlanda”, erano usati come sinonimo di “raccolta di brani musicali”, proprio a voler marcare questo legame ideale tra il mondo botanico e quello musicale». A ciascuna di queste sezioni si aggiunge in conclusione un’improvvisazione estemporanea e due arie vocali, cantate dal soprano Oriana Bertolo, tratte dal repertorio settecentesco per soprano e cembalo.