“Dopo il successo dell’edizione 2023 grazie a tre concerti inediti di artisti siciliani, con sound, stili musicali e percorsi artistici differenti, il Between jazz festival cresce e guarda in avanti: aprendosi anche a una musica popolare ed etnica, sempre nel segno dell’incontro, della diversità come ricchezza e della responsabilità sociale”.
Lo ha sottolineato ieri Roberto Grossi, che per GlobArt e con il Saint Louis College of music ha prodotto la rassegna, presentando l’applauditissimo concerto di Lello Analfino, dal titolo Respect #Pituttavita, rispetto per sempre, sotto la Cattedrale di Piazza Armerina.
“L’aver dedicato a La Cura di Battiato – ha detto Analfino – le manifestazioni estive della Città dei Mosaici ha toccato quelle corde che cerco di far suonare insieme per mandare messaggi positivi alla mia gente. Io vivo in Sicilia, terra di conquiste e diversità, di colori e odori straordinari. Spesso alcuni di noi lo dimenticano e non hanno cura della nostra terra, così io lancio messaggi attraverso le mie canzoni. Come quello che la diversità, che non è mai un limite ma un’apertura al mondo, ci rende migliori”.
Artista trascinante, Analfino ha infatti entusiasmato il pubblico usando le sue canzoni per far riflettere su inclusione, amore per la propria terra e accettazione del diverso, collegandosi appunto al leit motiv delle manifestazioni estive piazzesi, ossia il messaggio contenuto ne La Cura di Franco Battiato. Brano, questo, interpretato mercoledì scorso da Musicainsieme a Librino con Davide Shorty e richiamato anche nel primo concerto della rassegna, quello di Chiara Civello, martedì.
“Il Between – aveva detto Shorty – ha voluto porre l’accento sul concetto di diversità, spesso demonizzato da questa società. Ma che, per quanto mi riguarda, è un… potere magico. Perché dà agli esseri umani la possibilità di completarsi a vicenda, di imparare l’uno dall’altro”.
Chiara Civello aveva sottolineato invece il potere curativo posseduto dalla musica, “come tutte le forme d’arte che hanno il grande potere di passare dei messaggi”.
“La musica che faccio – aveva aggiunto – cerca un punto di dialogo con altre musiche, altre culture. E in questo è forse la mia parte siciliana che emerge, perché questa è una terra in cui le differenze possono aggregare, mai separare”.
E ora gli organizzatori pensano già alla prossima edizione del Between Jazz Festival, promosso dal Comune di Piazza, dalla Regione Siciliana e in collaborazione con il Palio dei Normanni.
“Dal 2024 – ha infatti annunciato Grossi – chiederemo all’Amministrazione comunale di aprire ancor più il programma al Mediterraneo con un focus dedicato ogni anno agli artisti e alle identità culturali di un diverso Paese. Saranno invitate anche star internazionali del jazz che hanno contraddistinto la storia della musica o che hanno espresso percorsi di innovazione e cambiamento”.
Grossi, così come il direttore artistico della manifestazione, Stefano Mastruzzi, intende consolidare il felice esperimento di quest’anno, inserendo Musica insieme a Librino quale orchestra “residente” del Between Jazz Festival “anche in accompagnamento agli artisti in cartellone”.
“Infine – ha concluso il produttore – dal 2024 partirà il Between Campus, progetto di formazione, sia di base che di perfezionamento, rivolto ai giovani siciliani, ma non solo, con il coinvolgimento degli artisti che si esibiranno nel Festival dei professionisti della Saint Louis School of Music”.