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Affitti gratis - (cataniaoggi.it-pexels)
L’affitto è la spesa che grava di più sulle famiglie, ma adesso c’è un modo per ottenere un contributo decisivo
Vivere in affitto può essere un onere economico significativo, soprattutto per chi ha un reddito basso o un lavoro precario. Il costo del canone di locazione spesso incide pesantemente sul bilancio familiare, rendendo difficile risparmiare per un futuro acquisto. Per questo motivo, il legislatore ha introdotto diverse agevolazioni fiscali per chi vive in affitto, prevedendo detrazioni che possono arrivare fino a 1.491 euro.
Tra le principali categorie che possono beneficiare di una detrazione significativa vi sono i lavoratori dipendenti che sono costretti a cambiare residenza per motivi di lavoro. Se il trasferimento avviene in un comune distante almeno 100 chilometri dalla precedente residenza e situato in un’altra Regione, il lavoratore può ottenere una detrazione fiscale proporzionata al reddito. Questo incentivo è valido per i primi tre anni dal trasferimento e ha l’obiettivo di sostenere chi deve affrontare nuove spese per motivi professionali.
Un’altra detrazione importante è prevista per gli studenti universitari che vivono lontano da casa per motivi di studio. Gli studenti iscritti a un Ateneo situato in un comune distante almeno 100 chilometri dalla residenza possono usufruire di una detrazione sulle spese di locazione, con un beneficio massimo di circa 500 euro. Se il canone di affitto è sostenuto dai genitori, la detrazione viene riconosciuta a questi ultimi, a condizione che il figlio sia a loro carico fiscalmente.
Le detrazioni fiscali per l’affitto non riguardano solo casi particolari, ma sono disponibili anche per la generalità dei cittadini che hanno stipulato un contratto di locazione a canone concordato o transitorio. L’importo dell’agevolazione dipende dal reddito complessivo del contribuente e può variare da circa 250 a 500 euro annui. Questo beneficio è rivolto soprattutto a chi ha un reddito medio-basso e vive in città con affitti elevati.
La possibilità di cumulare più detrazioni
Un contribuente può sommare più detrazioni se sostiene contemporaneamente più spese legate all’affitto. Ad esempio, un lavoratore che ha trasferito la residenza per lavoro e che paga anche l’affitto per il figlio studente fuori sede può ottenere un beneficio fiscale complessivo fino a 1.491 euro. Tuttavia, è fondamentale verificare la propria capienza fiscale, poiché l’intero importo della detrazione può non essere sfruttabile se le tasse da pagare non sono sufficientemente alte.
Le detrazioni fiscali sono utili solo se il contribuente ha un’imposta dovuta sufficiente per compensarle. Un reddito troppo basso potrebbe non permettere di usufruire interamente delle agevolazioni previste. In questi casi, se il beneficio riguarda più persone all’interno dello stesso nucleo familiare, è consigliabile valutare chi tra i genitori ha maggiore capienza fiscale per sfruttare al meglio la detrazione relativa all’affitto dello studente fuori sede.

Ulteriori agevolazioni per nuclei familiari in affitto
Nel caso in cui un lavoratore che ha trasferito la residenza per lavoro e paga l’affitto anche per il figlio studente fuori sede, sostenga inoltre la locazione dell’abitazione in cui vive il resto del nucleo familiare, è possibile aggiungere anche la detrazione prevista per l’affitto a canone concordato. Questo comporta un ulteriore beneficio fiscale che può variare tra 250 e 500 euro, incrementando così il totale delle agevolazioni ricevute.
L’insieme di queste misure rappresenta un aiuto concreto per chi non ha una casa di proprietà e deve affrontare i costi dell’affitto. Sebbene le detrazioni non coprano interamente le spese di locazione, costituiscono un valido supporto per lavoratori e studenti fuori sede, contribuendo ad alleviare il peso economico della locazione e favorendo la mobilità lavorativa e formativa.