Allerta alimentare, ritiro immediato di 300.000 bottiglie dai supermercati | Trovato un superbatterio nell’acqua più famosa al mondo

Allarme acqua - (cataniaoggi.it-pexels) (2)

Allarme acqua - (cataniaoggi.it-pexels)

È tra le marche d’acqua più esclusive che si possono trovare al supermercato, ma è stato lanciato un allarme

Uno dei marchi simbolo dell’acqua in bottiglia, Perrier, sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua lunga storia. Le autorità sanitarie francesi hanno recentemente rilevato la presenza di enterobatteri patogeni nello stabilimento di produzione situato nel Gard, vicino a Vergèze. La scoperta ha fatto scattare un’allerta sanitaria che ha costretto Nestlé Waters, proprietaria del marchio, a ritirare centinaia di migliaia di bottiglie dal mercato, sollevando forti dubbi sulla sicurezza e la qualità del prodotto.

Nestlé ha annunciato il richiamo di circa 300.000 bottiglie da 75 cl e ha bloccato la distribuzione di molte altre da mezzo litro. La decisione è stata presa dopo la rilevazione di un’eccessiva presenza di microbi, un chiaro indicatore di una contaminazione che compromette la sicurezza dell’acqua. Questo episodio, però, è solo la punta dell’iceberg di una crisi che si trascina da mesi e che rischia di compromettere definitivamente la reputazione dell’azienda e del suo prodotto più celebre.

A peggiorare la situazione, le autorità sanitarie francesi hanno obbligato Nestlé a rimuovere l’etichetta “acqua minerale naturale” dalle bottiglie di Perrier. Questa decisione è motivata dal fatto che i pozzi di estrazione non soddisfano più i criteri di purezza richiesti dalla normativa europea. Il governo ha inoltre ordinato la chiusura di una delle linee di produzione nello stabilimento, segnando una frattura significativa nella continuità produttiva dell’azienda.

Secondo quanto riportato dal quotidiano greco Cibum, un rapporto idrogeologico redatto da esperti accreditati dal Ministero della Salute ha confermato che tutte le fonti del Gruppo Perrier sono state escluse dalla classificazione di acqua minerale naturale. Gli specialisti hanno espresso un parere sanitario sfavorevole, aggiungendo che l’acqua non possiede più le caratteristiche di purezza originarie.

Segnali di crisi già dal 2024

I primi segnali di un possibile disastro erano già emersi alla fine del 2024, quando l’agenzia sanitaria regionale ARS Occitanie aveva invitato Nestlé a sospendere la produzione nello stabilimento di Vergèze. L’invito era basato su un’analisi preoccupante che evidenziava un progressivo deterioramento della qualità delle acque, con la presenza di agenti virologici e composti chimici.

La crisi è stata aggravata dalla scoperta che Nestlé avrebbe utilizzato metodi di trattamento non autorizzati nel tentativo di mantenere l’etichetta di acqua minerale. L’azienda ha ammesso la pratica e, all’inizio del 2024, ha proceduto alla distruzione di due milioni di bottiglie. A complicare ulteriormente la situazione sono i ritardi nella comunicazione degli episodi di contaminazione alle autorità competenti, che parlano apertamente di “notifica tardiva”.

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Allarme acqua – (cataniaoggi.it-pexels)

La decisione finale nelle mani del prefetto

Il destino di Perrier come acqua minerale è ora legato alla decisione del prefetto del dipartimento del Gard, Jérôme Bonet. Sarà lui a stabilire se Nestlé potrà continuare l’imbottigliamento o se la produzione verrà definitivamente sospesa. Il direttore generale dell’ARS Occitanie ha già raccomandato la chiusura totale dei pozzi utilizzati dall’azienda.

Se la misura proposta dall’ARS dovesse essere attuata, il marchio Perrier potrebbe scomparire dal mercato come acqua minerale, un colpo durissimo per un’icona storica dell’industria alimentare globale. La crisi in atto pone interrogativi importanti non solo sulla sicurezza alimentare, ma anche sulla trasparenza e responsabilità delle grandi aziende nel tutelare la salute dei consumatori.