Auto elettriche, con la nota dell’UE tutti iniziano a farsela sotto: sanzioni di 15.000€ a chi non smolla l’auto termica

Auto elettriche - (cataniaoggi.it-pexels)

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Non si torna indietro sulla trnsizione, in molti paesi è impossibile acquistare auto che non siano elettriche

Il governo britannico ha confermato il divieto di vendita di auto a benzina e Diesel dal 2030, accelerando la transizione verso la mobilità elettrica. L’esecutivo guidato da Keir Starmer ha ribadito l’obiettivo nonostante le preoccupazioni del settore automobilistico, che teme ripercussioni economiche senza misure di supporto adeguate.

Un punto centrale della strategia è il mandato Zev (Zero Emission Vehicles), che impone ai costruttori di vendere una quota crescente di auto elettriche: 22% nel 2024 fino al 100% nel 2030. Le aziende che non rispetteranno i target dovranno pagare 15.000 sterline di multa per ogni veicolo a combustione venduto oltre il limite o acquistare crediti Zev dai concorrenti in regola.

Il settore automobilistico britannico ha espresso forti timori per la sostenibilità economica della transizione. La domanda di veicoli elettrici cresce, ma non abbastanza rapidamente: nei primi dieci mesi del 2024, le auto elettriche hanno raggiunto solo il 18,1% delle vendite, sotto il target del 22%. I produttori chiedono nuovi incentivi, tra cui il ripristino degli sconti per l’acquisto, la riduzione dell’IVA e il taglio delle tariffe elettriche per la ricarica.

Per incentivare la transizione, le case automobilistiche chiedono nuove misure di supporto economico. In particolare, si discute la possibilità di ripristinare gli incentivi all’acquisto, eliminati negli ultimi anni, e di introdurre agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’IVA sulle auto elettriche e un abbassamento delle tariffe per l’energia elettrica utilizzata dalle colonnine di ricarica. L’obiettivo è rendere i veicoli elettrici più competitivi sul piano economico, facilitando il passaggio alla mobilità sostenibile per i consumatori.

Rischi per l’occupazione e la produzione

Senza un’adozione più diffusa delle auto elettriche, la produzione industriale e l’occupazione potrebbero subire gravi contraccolpi. Molti impianti britannici, ancora orientati ai motori a combustione, dovranno investire ingenti risorse per la riconversione. Se la domanda resterà bassa, le aziende potrebbero trovarsi costrette a ridurre la forza lavoro, con pesanti ripercussioni economiche.

Uno dei principali ostacoli alla crescita del mercato elettrico è la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica. Sebbene siano previsti investimenti pubblici per ampliare la rete, molte zone del paese sono ancora sottoservite, scoraggiando l’adozione dei veicoli elettrici. Anche la rete elettrica nazionale dovrà essere potenziata per sostenere la domanda crescente di energia.

Auto elettriche - (cataniaoggi.it-pexels)
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Competitività e concorrenza internazionale

Il Regno Unito rischia di perdere competitività rispetto a Cina, Stati Uniti ed Europa, dove sono già in atto strategie di supporto più strutturate per la transizione. L’assenza di agevolazioni adeguate potrebbe penalizzare i costruttori britannici, rendendo i loro veicoli meno competitivi sul mercato globale.

Senza interventi mirati, il divieto di vendita di auto a combustione entro il 2030 appare difficile da realizzare. La scarsa accessibilità economica delle auto elettriche, le infrastrutture carenti e la mancanza di incentivi adeguati rischiano di compromettere la transizione. Il settore automobilistico attende risposte dal governo per evitare un impatto negativo su economia e occupazione.