Autovelox, dopo la valanga di ricorsi li stanno smantellando: hanno dato mandato ai nuovi sceriffi della strada

Autovelox - (cataniaoggi.it-pexels) (2)

Autovelox - (cataniaoggi.it-pexels)

Per gli automobilisti gli autovelox sono uno degli incubi peggiori, a complicare tutto sono arrivati anche quelli mobili

Gli autovelox sono dispositivi utilizzati per rilevare la velocità dei veicoli, e si dividono in due categorie principali: fissi e mobili. Quelli fissi sono installati in strutture chiamate “autobox”, generalmente arancioni nei centri urbani e grigi sulle autostrade, e possono essere attivi o semplicemente dissuasivi. Alcuni emettono un flash visibile quando rilevano un’infrazione, mentre altri utilizzano infrarossi, rendendo il rilevamento meno evidente. I dispositivi mobili, invece, richiedono la presenza di una pattuglia delle Forze dell’Ordine, che può spostarsi di continuo per controllare diversi punti della rete stradale.

Gli autovelox mobili si dividono in diverse tipologie. Il Videovelox è montato sul tetto delle auto della polizia e può funzionare anche in movimento. Il Telelaser, invece, è una pistola laser che rileva la velocità attraverso il cosiddetto “Effetto Doppler” e può scattare foto o registrare video. Una variante avanzata, il Telelaser TruCam, è in grado di registrare filmati in HD fino a 1,2 km di distanza, permettendo di individuare anche altre infrazioni, come l’uso del cellulare alla guida o il mancato utilizzo della cintura di sicurezza.

A differenza degli autovelox fissi, che utilizzano fotocellule, i dispositivi mobili rilevano la velocità tramite laser, infrarossi, videocamere e fotocamere. Il loro scopo principale è individuare i veicoli che superano i limiti di velocità e registrare l’infrazione. Se viene utilizzato un Videovelox, la pattuglia può confrontare la velocità del veicolo con la propria, mentre il Telelaser TruCam permette di monitorare il traffico anche a grande distanza con immagini nitide e dettagliate.

Il Codice della Strada impone che gli autovelox mobili siano sempre segnalati, per evitare frenate improvvise e garantire la sicurezza degli automobilisti. Inoltre, devono essere gestiti direttamente dagli agenti, che devono permettere la contestazione immediata della multa. È importante prestare attenzione alla segnaletica: se il cartello indica la presenza dell’autovelox solo in un senso di marcia, le sanzioni possono essere applicate solo ai veicoli in quella direzione. Se invece la segnaletica è presente su entrambi i lati della strada, il rilevamento è valido per tutti, compresi i veicoli in sorpasso.

Radar mobili: un’opportunità di lavoro in crescita in Francia

L’implementazione di nuovi radar mobili in Francia sta creando un’opportunità di lavoro per molti autisti, con aziende private incaricate della gestione di questi veicoli. Recentemente, il governo francese ha annunciato l’introduzione di 126 nuove auto-radar, soprattutto nella parte meridionale del Paese. Questo sistema di controllo della velocità, sebbene controverso tra gli automobilisti, sta portando alla nascita di una professione sempre più diffusa, con contratti offerti a chi è disposto a trascorrere ore alla guida per rilevare le infrazioni stradali.

Le aziende che si occupano di questi servizi offrono stipendi che si aggirano intorno ai 1.800 euro lordi mensili, con un bonus aggiuntivo di circa 250 euro, per un totale di 2.100 euro lordi. Dopo le tasse, gli autisti ricevono circa 1.618 euro netti, una cifra che si avvicina alla media degli stipendi francesi. Tuttavia, le informazioni relative alle ore di lavoro giornaliere e alle eventuali indennità non sono state rese pubbliche in dettaglio, lasciando aperti alcuni interrogativi sulle reali condizioni contrattuali.

Autovelox - (cataniaoggi.it-pexels)
Autovelox – (cataniaoggi.it-pexels)

Radar mobili, misura repressiva o strumento di sicurezza?

Secondo i dati del Ministero dell’Interno francese, nel 2020 gli autisti incaricati della guida di questi veicoli lavoravano mediamente 5,5 ore al giorno. Questo orario rimane costante indipendentemente dal turno, sia che si tratti di un giorno feriale o di un fine settimana. Un aspetto interessante è che il lavoro non prevede necessariamente un contatto diretto con le forze dell’ordine, poiché il compito degli autisti è limitato alla guida dei veicoli equipaggiati con radar automatici.

L’espansione di questo servizio ha sollevato dubbi e polemiche, soprattutto tra gli automobilisti, che vedono in questi radar mobili un’ulteriore misura repressiva piuttosto che un deterrente per migliorare la sicurezza stradale. D’altra parte, il numero crescente di assunzioni suggerisce che il settore potrebbe continuare a espandersi, creando nuove opportunità per chi cerca lavoro in un settore con richieste in crescita.