Bollette, torna l’energia di Stato: addio al mercato libero | Tutti pagheranno lo stesso importo

Bollette - (cataniaoggi.it-pexels

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Alcune categorie definite fragili o vulnerabili hanno la possibilità di avere dei vantaggi sui costi delle bollette

Dal 2024, il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia è diventato realtà per tutti gli utenti domestici. A gennaio è stato il turno del gas, mentre a luglio toccherà all’energia elettrica. La maggior parte delle famiglie italiane ha quindi dovuto abbandonare il mercato tutelato per passare a quello libero, dove i prezzi sono definiti dai fornitori in concorrenza tra loro. Tuttavia, non tutti sono stati obbligati a fare questo passo: alcune categorie di utenti, considerate vulnerabili, hanno ancora la possibilità di rimanere nel regime tutelato.

Rientrano tra gli utenti vulnerabili coloro che si trovano in particolari situazioni personali o economiche. In questo gruppo ci sono, ad esempio, le persone con disabilità, coloro che vivono in strutture abitative di emergenza e i beneficiari di bonus sociali. Un elemento che accomuna sia il mercato del gas sia quello dell’energia elettrica è l’età: chi ha più di 75 anni viene automaticamente considerato vulnerabile. Questo significa che può continuare a usufruire delle condizioni più vantaggiose previste dal mercato tutelato.

Il superamento della soglia dei 75 anni rappresenta quindi un criterio chiave per poter restare nel mercato tutelato. In molti casi, infatti, le tariffe attualmente offerte dal regime tutelato risultano ancora più convenienti rispetto a quelle proposte nel mercato libero. Per questa ragione, la possibilità di rimanere – o tornare – nel tutelato rappresenta un vantaggio concreto per gli anziani, che possono così risparmiare sulla bolletta, evitando offerte complesse o poco chiare.

Una domanda legittima riguarda coloro che raggiungono i 75 anni dopo il passaggio obbligatorio al mercato libero. In questi casi non è previsto un ritorno automatico al regime tutelato, neanche per chi è stato assegnato al Servizio a tutele graduali. Tuttavia, compiuti i 75 anni, si acquisisce il diritto di chiedere in qualsiasi momento il rientro nel mercato tutelato, indipendentemente dalla scelta precedente.

Come tornare al mercato tutelato

Per esercitare il diritto al ritorno nel regime tutelato è sufficiente compilare un modulo di autocertificazione in cui si dichiara di appartenere alla categoria degli utenti vulnerabili. Il modulo va poi inviato all’ente che gestisce il servizio tutelato nel proprio Comune di residenza. I modelli, sia per il gas che per l’elettricità, sono facilmente reperibili online, anche sui siti ufficiali, e non richiedono particolari documentazioni aggiuntive.

Ogni zona ha un fornitore designato per il servizio tutelato. Per sapere a chi rivolgersi è possibile utilizzare il motore di ricerca disponibile sul sito dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Inserendo il nome del proprio Comune, si ottiene subito l’informazione sul fornitore di riferimento. In alternativa, è attivo anche un numero verde, l’800 166 654, per ricevere assistenza direttamente.

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Il ruolo dell’Arera nella transizione

Arera svolge un ruolo centrale nel monitoraggio e nella regolazione del mercato dell’energia. L’Autorità non solo garantisce trasparenza nelle offerte, ma si assicura anche che i diritti degli utenti vulnerabili siano rispettati. In questa fase di transizione, è fondamentale affidarsi a fonti ufficiali per evitare truffe e offerte ingannevoli che possono confondere soprattutto gli utenti meno esperti.

In definitiva, chi ha compiuto 75 anni può ancora contare sul mercato tutelato come opzione stabile e conveniente. Anche se si è già passati al mercato libero, è sempre possibile tornare indietro, esercitando un diritto sancito dalle normative attuali. Un’opportunità da non sottovalutare per garantire serenità nella gestione delle spese domestiche, soprattutto in età avanzata.