Bonus mobili, se commetti questo errore lo perdi in automatico: in migliaia si trovano col conto prosciugato

Bonus mobili - (cataniaoggi.it-pexels)
Un aiuto per le famiglie che hanno necessità di rinnovare casa, ma non è facile ottenerlo, scopri come fare
Il Bonus Mobili, l’agevolazione fiscale che ha permesso a migliaia di italiani di rinnovare l’arredamento di casa in seguito a lavori di ristrutturazione. Dopo anni di modifiche e riduzioni, il governo sta valutando la possibilità di non rinnovare questa misura nella prossima Legge di Bilancio.
Il Bonus Mobili era stato inizialmente introdotto per incentivare i settori dell’arredamento e dell’edilizia. Nel corso del tempo, però, il tetto massimo di spesa detraibile è stato progressivamente ridotto. Dalla soglia di 16.000 euro nel 2021, si è passati a 10.000 euro nel 2022, 8.000 euro nel 2023 e infine 5.000 euro nel 2024 e nel 2025. Questo continuo ridimensionamento riflette la volontà del governo di contenere la spesa pubblica.
Al momento, non è previsto alcun rifinanziamento del Bonus Mobili per il 2025. La decisione definitiva verrà presa con la manovra di bilancio di fine anno. Il governo potrebbe scegliere di introdurre ulteriori modifiche o eliminarlo del tutto per i rpossimi anni. Tale incertezza genera preoccupazione tra consumatori e operatori del settore, che temono un calo delle vendite in caso di mancato rinnovo.
Per chi ha in programma lavori di ristrutturazione e desidera usufruire del Bonus Mobili, la soluzione migliore procedere prima possibile e conservare le ricevute di pagamento. In questo modo, si avrà la certezza di ottenere la detrazione del 50% sulle spese sostenute, seppur con il limite ridotto a 5.000 euro. Rimandare potrebbe significare perdere l’opportunità di risparmiare.
Come funziona il Bonus Mobili
Il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. È fondamentale che la data di inizio lavori di ristrutturazione preceda quella di acquisto dei beni per poter accedere al bonus.
Il bonus si applica a lavori di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, sia su singoli appartamenti che su edifici condominiali. Rientrano nelle spese ammissibili anche interventi su box auto e garage, nonché opere di riduzione del rischio sismico. Tra i beni agevolabili figurano mobili come letti, armadi, tavoli, sedie e divani, oltre a grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e forni appartenenti a specifiche classi energetiche.

Come richiedere il Bonus Mobili
Per usufruire dell’agevolazione, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico, carta di debito o carta di credito. È essenziale conservare tutta la documentazione relativa alle spese, come ricevute, fatture e dichiarazioni di conformità. La detrazione dovrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi, utilizzando i dati delle spese sostenute.
Il futuro del Bonus Mobili è uno strumento efficace per chi desidera approfittare di questa agevolazione, il consiglio è di conservare tutti i pagamenti effettuati. In questo modo, sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale e rinnovare l’arredamento di casa risparmiando sensibilmente. Resta ora da attendere le decisioni ufficiali del governo nella prossima manovra finanziaria.