Bonus ristrutturazione, 75mila euro offerti dallo Stato: questi interventi sono i più richiesti dalle famiglie
Torna il Bonus Ristrutturazione. Ecco a quanto ammonta e come lo si può ottenere
In questi ultimi anni, proprio per sostenere gli italiani così indeboliti economicamente, il governo ha proposto diversi bonus. Si tratta di agevolazioni, presentate in diverse forme quindi o come rimborsi o come somme da spendere in determinati ambiti, volte ad aiutare i cittadini più fragili in alcune delle spese necessarie della vita di tutti i giorni.
Il bonus di cui vi parliamo oggi è decisamente interessante ed è stato richiesto da tantissimi cittadini. Si tratta del tanto chiacchierato bonus ristrutturazione, pensato per sostenere i cittadini nelle spese relative ai lavori sulla propria casa.
Ecco quindi in cosa consiste il bonus ristrutturazione, da chi può essere richiesto ed ottenuto, a quanto ammonta e quali sono gli interventi in assoluto più richiesti dalle famiglie italiane in relazione a questa ricca agevolazione.
Bonus ristrutturazione, tutto quello che si deve sapere
Uno dei bonus più chiacchierati di questi ultimi mesi è in assoluto il bonus ristrutturazione, che nel corso del tempo ha subito molte modifiche sostanziali e una progressiva ma inarrestabile restrizione delle condizioni d’accesso. Sebbene si temesse che scomparisse per sempre, secondo la bozza oggi circolante sembra che la Legge di Bilancio 2025 lo riproponga senza alcun taglio all’aliquota originaria, quindi sempre al 75%. Introdotta con la Legge di Bilancio 2022, quest’aliquota è stata riconfermata nella Legge di Bilancio 2023 ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025. Dal 1° gennaio di quest’anno e fino alla fine del prossimo, però, cambia l’elenco degli interventi che possono rientrare nel bonus.
Sono oggetto di bonus gli interventi eseguiti su piattaforme elevatrici, servoscala, ascensori, rampe e scale, mentre sono stati esclusi tutti gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche eseguiti su infissi, pavimenti e servizi igienici, nonché quelli per l’automazione degli impianti. Possono accedere al bonus ristrutturazione gli esercenti, i professionisti, le persone fisiche, gli enti pubblici e privati purché non svolgano attività commerciali, le società semplici e i soggetti con reddito di impresa.
Detrazioni e quote annuali per il bonus ristrutturazione
Il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche prevede la detrazione al 75%, ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Il tetto massimo di spesa è di 30mila euro per gli edifici condominiali con più di 8 unità, di 40mila euro per quelli con un numero di unità da 2 a 8 e di 50mila euro per quelli indipendenti con accessi autonomi.