Casa, il governo approva i nuovi aiuti: “costruiremo 10 nuove città da zero” | Ognuno avrà un appartamento tutto suo

Casa - (cataniaoggi.it-pexels)
Un’iniziativa incredibile che avrebbe dovuto cambiare il destino di milioni di famiglie, ma è andata diversamente
Durante il congresso del partito D66 a Breda, il leader olandese Rob Jetten ha lanciato un duro attacco contro il governo in carica, puntando il dito in particolare contro il VVD. Secondo Jetten, l’attuale coalizione formata da PVV, VVD, NSC e BBB rappresenta un “esperimento fallimentare” che ha portato il Paese in una situazione di stallo. In un intervento acceso, ha descritto l’alleanza con il partito di Geert Wilders come una catastrofe politica e istituzionale, in grado di minare la stabilità interna e il prestigio internazionale dei Paesi Bassi.
Jetten ha criticato apertamente l’inefficacia del governo, sostenendo che i cittadini non vedono alcun risultato concreto derivante dai piani dell’esecutivo. Secondo il leader progressista, l’unico effetto tangibile è stato il caos. “Vediamo solo caos, vediamo litigi. E per me la cosa più importante: nessun risultato. Non viene fatto nulla, proprio nulla”, ha dichiarato con fermezza dal palco del congresso, suscitando l’applauso dei presenti.
Il leader di D66 ha attribuito la responsabilità diretta della situazione al VVD, seconda forza del governo. In particolare, ha accusato la sua leader, Dilan Yeşilgöz, di aver consegnato un ruolo centrale a Geert Wilders, tradendo così la fiducia di molti elettori moderati. “C’è solo una ragione per cui questa incompetenza è presente in questo governo: Yeşilgöz ha legato il suo destino alla PVV e ha dato a Wilders un ruolo di primo piano nella gestione del nostro paese”, ha dichiarato Jetten con tono severo.
Nel suo discorso, Jetten ha messo in guardia dai rischi geopolitici che l’Olanda corre restando sotto la guida dell’attuale coalizione. In un momento di forte instabilità internazionale, con la guerra in Ucraina e un futuro incerto per la politica statunitense, i Paesi Bassi non possono permettersi un governo diviso e inefficace. “Un esperimento che danneggia la nostra economia e mette a rischio la posizione internazionale dei Paesi Bassi,” ha ribadito il leader democratico.
La necessità di un’economia sostenibile
Guardando al futuro, Jetten ha delineato le priorità programmatiche del suo partito, a partire dalla costruzione di un’economia sostenibile. Secondo lui, il paese ha bisogno di “svolte” decisive per affrontare la transizione energetica e garantire un futuro equo e verde. La mancanza di visione dell’attuale esecutivo su questi temi, ha detto, è un’ulteriore dimostrazione della sua inadeguatezza.
Tra i temi più caldi, Jetten ha posto l’accento sulla crisi abitativa, sottolineando l’urgenza di un cambiamento radicale nella gestione del problema. La proposta di D66 prevede la costruzione di dieci nuove città, un piano ambizioso che, secondo Jetten, è l’unica via per rispondere alla crescente domanda di alloggi. “Dobbiamo abbattere molti tabù,” ha affermato, sostenendo che solo un approccio coraggioso e innovativo potrà fare la differenza.
Azioni concrete contro le promesse vuote
Jetten ha criticato la tendenza del governo a proporre promesse senza seguito, sottolineando invece l’impegno di D66 a proporre soluzioni reali e attuabili. Ha denunciato la retorica dominante come vuota e autoreferenziale, lontana dai bisogni concreti dei cittadini. A suo avviso, servono meno slogan e più azione
Concludendo il suo intervento, Jetten ha lanciato un appello alle forze progressiste del paese, invitandole a unirsi per costruire un’alternativa credibile all’attuale governo. Ha chiesto coesione, visione e coraggio per riportare i Paesi Bassi su un cammino di progresso, sostenibilità e giustizia sociale.