Disattiva subito queste funzioni del tuo smartphone: ti stanno filmando senza che te ne rendi conto
La nostra privacy è a rischio a causa dei cellulari, oltre al furto di dati possono anche ascoltarti di nascosto
I nostri smartphone sono diventati indispensabili nella vita quotidiana, in ogni momento della giornata. Tuttavia, pochi sanno che una funzione apparentemente innocua potrebbe trasformarli in strumenti di sorveglianza. Con le impostazioni di accesso ai microfoni attive, alcune app possono registrare conversazioni senza che gli utenti ne siano consapevoli, sfruttandole per scopi pubblicitari o persino malevoli.
Secondo i consulenti di sicurezza, l’accesso ai microfoni da parte di app di terze parti come Instagram o Facebook potrebbe attivare “trigger” che permettono di ascoltare e analizzare le nostre conversazioni. Basta menzionare un prodotto o un’esigenza per vedere comparire annunci pubblicitari mirati, confermando come questi dati vengano utilizzati per personalizzare le campagne di marketing.
Molte app, tra cui Instagram, richiedono agli utenti di accettare condizioni che autorizzano l’uso di tecnologie avanzate per migliorare il servizio. Sebbene non siano specificati i dettagli, accettare tali termini implica la condivisione di dati, inclusi potenzialmente quelli registrati, con altri social network come Facebook.
Questo solleva dubbi sulla privacy e sull’utilizzo dei dati personali. Nonostante non ci siano prove definitive che le app utilizzino i microfoni per spiare sistematicamente, le segnalazioni di annunci pubblicitari apparentemente correlati alle conversazioni private aumentano il sospetto.
Ecco come fare per limitare l’invasione della privacy
Limitare l’accesso ai microfoni potrebbe ridurre questo rischio, ma resta evidente che i dati raccolti dai nostri telefoni sono utilizzati per scopi commerciali. Gli esperti consigliano di revocare l’accesso al microfono per app come Facebook e Instagram.
Questo può essere fatto facilmente nelle impostazioni del telefono, assicurandosi di limitare i permessi solo alle funzionalità essenziali. Un controllo periodico dei termini e delle condizioni delle app è fondamentale per mantenere il controllo sulla propria privacy.
Anche Google ascolta e spia le nostre conversazioni
Anche Google può utilizzare i dati vocali per personalizzare i servizi. Attraverso i comandi vocali e la cronologia delle ricerche, il colosso tecnologico raccoglie informazioni sui nostri interessi. Disattivare il microfono e gestire i permessi nell’account Google aiuta a limitare questa raccolta di dati.
La consapevolezza dei rischi legati alla tecnologia è fondamentale per proteggersi. Non si tratta solo di spegnere il microfono o limitare i permessi, ma di comprendere a fondo le conseguenze delle scelte che facciamo online. Limitare l’accesso ai dati personali, mantenendo una vigilanza costante sulle app e sui dispositivi che utilizziamo, è un passo essenziale per preservare la nostra autonomia in un mondo sempre più connesso.