Dossi artificiali, quelli fatti così sono illegali | Già partiti migliaia di ricorsi: automobilisti con macchine scarnificate
La presenza di dossi artificiali sulle strade è utile per obbligare gli automobilisti a rallentare, ma tutti i dissuasori sono legali?
Camminare in città negli ultimi anni è diventato sempre più pericoloso. Strade sconnesse, marciapiedi poco fruibili e auto che corrono a gran velocità sono alcuni dei rischi più frequenti.
ISTAT ed ACI hanno diffuso i dati sugli incidenti stradali del 2023 in Italia e quanto è emerso è raccapricciante: 3.039 morti e circa 225mila feriti. Con dati in aumento per il 2024.
A tal proposito e per cercare di diminuire la frequenza di incidenti nei centri urbani, molti comuni hanno scelto di installare dei dossi artificiali, obbligando così le auto a rallentare.
Eppure, capita spesso che molti automobilisti, proprio a causa dei dissuasori di velocità, subiscano importanti danni alle vetture. Come capire, quindi, quando si è di fronte ad un sistema legale o meno?
Dossi artificiali: quali sono legali
Tantissimi Comuni da Nord e del Sud Italia sono costretti, quotidianamente, a fronteggiare incidenti autostradali che avvengono sul manto urbano. Per arginare il problema e provare a correre ai ripari, tantissimi sindaci hanno optato per gli autovelox – che scatenano non poche polemiche tra i cittadini – e per i dissuasori di velocità. Molti automobilisti, tuttavia, lamentano la presenza di dossi artificiali tutt’altro che legali che, oltre a rappresentare un pericolo per la loro incolumità e quella dei passanti, danneggiano gravemente anche le vetture.
È bene comprendere, dunque, quali sono le caratteristiche che determinano la legalità o meno di questi dispositivi, nati per obbligare i conducenti a moderare la velocità e trasformatisi ben presto in un’arma a doppio taglio per i Comuni. Sono tanti, infatti, coloro che hanno fatto ricorso sostenendo di aver subito dei danni a causa di dossi artificiali illegali.
La normativa sui dossi artificiali
I dossi sono previsti dall’articolo 179 del Codice della Strada, possono essere posti su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, o nei residence. Possono essere installati in serie e devono essere presegnalati, infine sono costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso. Non possono in alcun modo essere installati su strade che rappresentano vie preferenziali di veicoli impiegati per i servizi di soccorso o di pronto intervento.
PoliziaMunicipale.it mette in guardia su un escamotage adottato dai Comuni per l’installazione dei dossi artificiali. Molti, infatti, tendono a posizionarli in prossimità delle strisce pedonali, dove vengono piazzati ibridi fra dossi e attraversamenti. Per fare chiarezza, il ministero dei Lavori pubblici, nel 2001, ha emanato la circolare numero 3698: i dossi, opportunamente intervallati, interessano l’intera larghezza della carreggiata. Quando sono posizionati in prossimità di attraversamenti pedonali rialzati, questi ultimi devono avere una larghezza inferire a 10 metri. In caso contrario vengono identificati come dossi.