Fisco, scatta l’operazione ‘controllo social’ su tutti i tuoi account: entrano, ti spiano e ti stangano | Non evadi più mezzo cent

Controllo social - (cataniaoggi.it-pexels)

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Ora non c’è privacy neanche dentro il tuo telefono, il Fisco ti controlla le foto e i tuoi movimenti social e ti fa i conti in tasca

Negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno intensificato i controlli sui social network per scovare potenziali evasori fiscali. Piattaforme come Instagram, TikTok, OnlyFans e YouTube sono diventate una vera e propria vetrina della vita lussuosa di molti creator, offrendo spunti di indagine per le autorità. Un post apparentemente innocuo, che mostra una borsa di lusso o un soggiorno in un hotel a cinque stelle, può trasformarsi in un indizio chiave per verificare la compatibilità tra il tenore di vita e il reddito dichiarato.

Le autorità fiscali utilizzano tecnologie avanzate per monitorare i profili social, incrociando le informazioni con i dati dichiarati dai contribuenti. L’obiettivo è individuare discrepanze tra le entrate ufficialmente registrate e il tenore di vita esibito online. Se un individuo dichiara un reddito modesto ma pubblica frequentemente contenuti con beni di lusso, vacanze costose e ristoranti esclusivi, può scattare un accertamento fiscale.

L’uso di algoritmi sofisticati permette alle autorità di esaminare milioni di post, stories e commenti. Attraverso questi strumenti, vengono individuate collaborazioni commerciali non dichiarate e possibili fonti di reddito non tracciate dal Fisco. La digitalizzazione ha reso possibile un controllo più capillare e tempestivo, migliorando l’efficacia delle indagini.

Molti influencer guadagnano attraverso sponsorizzazioni e partnership con aziende, ma non sempre questi introiti vengono dichiarati. Grazie all’analisi dei contenuti social, le autorità possono scoprire contratti pubblicitari non registrati. Il rischio per i creator è elevato: in caso di evasione fiscale, possono essere applicate sanzioni e richieste di pagamento degli importi dovuti con interessi e multe.

L’incrocio delle dichiarazioni pubbliche con il reddito

Non solo i post sui social, ma anche interviste e dichiarazioni pubbliche possono essere utilizzate per verificare la congruità dei redditi dichiarati. Se un influencer parla apertamente dei propri guadagni elevati, ma il reddito registrato è inferiore, il Fisco può avviare un’indagine. Anche chi produce contenuti su piattaforme come OnlyFans deve fare attenzione, poiché in Italia esiste una tassa etica del 25% applicata ai guadagni derivanti dalla vendita di materiale per adulti.

Se è vero che gli influencer più seguiti sono sotto i riflettori, lo stesso principio può essere applicato a qualsiasi utente che ostenti uno stile di vita non compatibile con il proprio reddito. Anche chi pubblica contenuti a livello amatoriale potrebbe finire sotto indagine se mostra costosi beni di lusso senza una giustificazione finanziaria adeguata.

Controllo social - (cataniaoggi.it-pexels)
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Dimostrare la provenienza del denaro

Quando un accertamento fiscale viene avviato, il contribuente ha l’onere di dimostrare l’origine lecita del denaro utilizzato per acquistare beni o esperienze costose. In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente provare che determinati oggetti sono stati regalati o prestati, ma non sempre è facile fornire documentazione adeguata. Per questo motivo, ostentare ricchezza sui social può diventare un rischio significativo.

In un’epoca in cui i social network sono costantemente monitorati, ogni post può avere conseguenze fiscali. La prudenza nella condivisione di contenuti può evitare problemi con il Fisco. Gli influencer e i creator dovrebbero sempre assicurarsi di dichiarare correttamente i propri guadagni per evitare sanzioni, mentre chiunque utilizza i social dovrebbe essere consapevole che la propria presenza online può essere osservata anche dalle autorità fiscali.