Lavatrice gratis con il trucco del gettone: fai il bucato senza spendere 1€ di corrente

Lavatrice gratis - (cataniaoggi.it-pexels)

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Usare le lavatrici gratis è possibile, c’è un trucchetto che ti permette di usarle senza introdurre i soldi

Le lavanderie a gettoni offrono un servizio pratico e accessibile a chi non possiede una lavatrice domestica o deve lavare capi ingombranti e difficili da asciugare. Questi spazi sono dotati di lavatrici e asciugatrici professionali di grande capacità, in grado di gestire volumi elevati e diversi tipi di tessuto, garantendo un lavaggio efficace e igienizzante. Il concetto di lavanderia self-service permette agli utenti di gestire autonomamente il processo di lavaggio e asciugatura, scegliendo i programmi più adatti alle proprie esigenze e ottimizzando tempi e costi.

La lavanderia a gettoni, antesignana delle moderne lavanderie self-service, è un servizio che mette a disposizione dei clienti lavatrici e asciugatrici industriali, consentendo loro di effettuare autonomamente il lavaggio e l’asciugatura dei propri capi. Il sistema di pagamento tradizionale prevede l’utilizzo di gettoni, ottenibili tramite apposite macchinette cambia monete presenti all’interno della struttura. Una volta acquistati i gettoni, il cliente può inserirli nei macchinari e avviare il ciclo di lavaggio o asciugatura desiderato, scegliendo tra diversi programmi in base al tipo di tessuto e alle esigenze specifiche.

Il funzionamento delle lavanderie a gettoni è semplice e intuitivo. Tradizionalmente, le macchine venivano attivate inserendo monete o gettoni acquistati sul posto tramite una cassa cambiamonete. Tuttavia, le lavanderie più moderne hanno adottato sistemi di pagamento digitali, con casse centralizzate che accettano carte di credito, bancomat e metodi elettronici come Google Pay o Apple Pay. Questi sistemi consentono di attivare le lavatrici e le asciugatrici direttamente da un display centrale, semplificando l’utilizzo e offrendo maggiore flessibilità agli utenti, simile al funzionamento dei distributori automatici di carburante.

A differenza della lavanderia a secco, la lavanderia a gettoni non richiede la presenza di personale fisso né di un magazzino per lo stoccaggio dei capi. Questo modello consente al cliente di gestire autonomamente l’intero processo, riducendo i costi operativi per il gestore e abbattendo il rischio economico legato a eventuali capi non ritirati. Inoltre, l’assenza di intermediazioni garantisce tempi più rapidi e la possibilità di effettuare il bucato anche in orari non convenzionali, rendendo il servizio particolarmente pratico e accessibile.

Un hacker contro le lavatrici difettose

La frustrazione causata da lavatrici a gettoni malfunzionanti ha spinto Michael Orlitzky, un ingegnoso hacker, a trovare un metodo per ottenere lavaggi gratuiti senza danneggiare i macchinari. Le lavatrici e asciugatrici del suo condominio, gestite dalla CSC Serviceworks, spesso non funzionavano correttamente, costringendolo a spendere soldi inutilmente. Invece di rassegnarsi o continuare a subire il disservizio, Orlitzky ha deciso di mettere alla prova le sue competenze tecniche e aggirare il sistema di pagamento.

Determinato a non danneggiare le macchine, Orlitzky ha studiato attentamente il funzionamento dei pannelli di servizio delle lavatrici Speed Queen. Grazie a pezzi di ricambio facilmente reperibili online e a immagini trovate su Amazon, ha individuato i fili responsabili della registrazione del pagamento. Utilizzando un voltmetro per garantire la sicurezza, ha isolato i cavi e li ha cortocircuitati in modo che il sistema riconoscesse il passaggio di una moneta, permettendogli così di avviare il lavaggio gratuitamente.

Lavatrice gratis - (cataniaoggi.it-pexels)
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Una sfida alla sicurezza dei sistemi

Orlitzky ha deciso di rendere pubblico il suo metodo prima attraverso il proprio blog e successivamente annunciando una presentazione ufficiale alla conferenza di hacking DEF CON. Secondo lui, la difficoltà principale non è tanto l’aspetto tecnico, quanto trovare la motivazione per tentare. Il suo approccio ha dimostrato che anche i sistemi apparentemente sicuri possono presentare vulnerabilità facilmente sfruttabili da chi ha le giuste competenze.

Sebbene Orlitzky sottolinei che il suo metodo non danneggia i macchinari e non coinvolge terze parti, resta il fatto che ha eluso un sistema di pagamento legalmente vincolante. La sua scelta solleva interrogativi etici sulle modalità con cui i consumatori possono reagire a servizi inefficienti. Inoltre, la sua dimostrazione potrebbe spingere le aziende produttrici di lavatrici a gettoni a rivedere le misure di sicurezza dei propri dispositivi, prevenendo future manipolazioni. Resta da vedere se la sua presentazione alla DEF CON ispirerà altri a seguire il suo esempio o se porterà a innovazioni nella protezione di questi sistemi.