Devi rivelare la tua posizione dallo smartphone, Giorgia Meloni approva la discussa legge
Oggi come oggi, il tema della privacy è estremamente discusso in pressoché ogni ambito della vita quotidiana. Sui social, ad esempio, si discute spesso della privacy dei minori e dei bambini, le cui fotografie vengono frequentemente divulgate dai genitori senza che però ci sia una reale comprensione della potenziale viralità di queste immagini e, quindi, dei rischi ai quali li si espone condividendo online i loro visi.
Sul fronte tecnologico, poi, si discute della privacy di ognuno poiché ormai è certezza il fatto che i dispositivi che abbiamo sempre addosso, come gli smartphone, ci ascoltano in ogni momento della giornata e tracciano le nostre ricerche e i nostri interessi. Altro tema caldo è quello della geolocalizzazione: a tal proposito, Giorgia Meloni ha proposto una novità che non piacerà a tutti.
Il governo sta lavorando proprio in questi giorni alla Legge di Bilancio 2025, che sta già facendo parlare molto di sé e che nel prossimo anno introdurrà qualche cambiamento significativo per le famiglie italiane. Una delle novità del disegno di legge, già approdato in Parlamento, è quella relativa all’obbligo di tracciabilità di tutte le spese effettuate dai cittadini titolari di Partita Iva, condizione che viene promossa come essenziale affinché si possano ottenere le detrazioni fiscali. Obiettivo finale è quello di rendere sempre più difficile e contrastata l’evasione fiscale.
Ai fini della determinazione del reddito imponibile, i professionisti e le imprese titolari di partita Iva possono dedurre le spese che riguardano la loro attività professionale. Questo comporta una riduzione delle tasse da versare ma, di fatto, accade che si portino in deduzione spese mai effettivamente sostenute: ecco quindi che scatta l’obbligo di tracciabilità.
Così come già accade per i cittadini che vogliono godere dei bonus edilizi, delle detrazioni sulle spese universitarie, sul trasporto scolastico o sulle spese veterinarie, dal 2025 anche i titolari di Partita Iva dovranno pagare i beni e i servizi connessi alla loro attività professionale con bonifici, assegni, carte di credito o bancomat per far sì che queste siano deducibili.
Con la Legge di Bilancio 2025, inoltre, potrebbe diventare obbligatoria la connessione tra il registratore di cassa e il POS, così che il processo di registrazione dei corrispettivi con i pagamenti elettronici sia completamente integrato. In tal caso, però, sembra che per l’entrata in vigore di questo cambiamento si ponga la data del 1° gennaio 2026, così che si dia il tempo a tutti di adeguarsi alle nuove norme.