“Mi accontento dell’orologio”: il nuovo CID per la constatazione amichevole si apre al baratto

Truffa specchietto - (cataniaoggi.it-pexels)
Arriva una nuova truffa che prende di mira gli automobilisti più sbadati, ti tolgono le tue cose e non te ne accordi
Le truffe agli automobilisti sono un fenomeno in continua evoluzione, alimentato dalla creatività dei malviventi che ideano schemi sempre nuovi per ingannare le vittime. Negli ultimi anni, il numero di raggiri su strada è aumentato notevolmente, colpendo in particolare i giovani e gli automobilisti meno esperti. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it, in collaborazione con Consumerismo No Profit, circa 2 milioni di italiani sono stati vittime di truffe mentre erano al volante o durante una semplice manovra di parcheggio. Le frodi più diffuse comprendono il finto tamponamento, lo specchietto rotto e l’ultima trovata del pedone che finge di essere stato investito.
Tra le truffe più comuni figura il cosiddetto “finto tamponamento”, in cui il malvivente provoca volontariamente un urto minimo contro l’auto della vittima, spesso durante una manovra in un parcheggio. Il truffatore, quindi, accusa l’automobilista di avergli danneggiato il veicolo e propone di risolvere il problema senza coinvolgere l’assicurazione, chiedendo un risarcimento immediato in contanti. Questo stratagemma, che punta a sfruttare il timore di un aumento del premio RC auto, colpisce in particolare le donne, con una percentuale del 47%, rispetto al 41% degli uomini.
Un altro raggiro largamente diffuso è la “truffa dello specchietto rotto”, che si svolge mentre l’automobilista è in movimento. Il truffatore lancia un oggetto – spesso una lattina vuota – contro l’auto della vittima per simulare l’urto, quindi la affianca e la costringe ad accostare. Una volta fermati, il malvivente mostra lo specchietto apparentemente rotto e chiede un risarcimento, sempre in contanti. Questo tipo di truffa è particolarmente efficace tra gli uomini, che rappresentano il 48% delle vittime rispetto al 35% delle donne.
L’ultima frontiera delle frodi stradali è rappresentata dal “finto pedone investito”. In questa truffa, il malvivente si getta a terra fingendo di essere stato urtato dall’auto della vittima, spesso con l’aiuto di un complice che fa da falso testimone. Il truffatore sfrutta il senso di colpa del conducente e la paura di conseguenze legali, spingendolo a pagare un risarcimento immediato per evitare complicazioni. Secondo l’indagine, questa truffa colpisce soprattutto i giovani tra i 18 e i 25 anni, che risultano più vulnerabili a causa della loro inesperienza. Fortunatamente, molti automobilisti più navigati riescono a riconoscere il tentativo di truffa e si rifiutano di pagare, minacciando di chiamare le forze dell’ordine, il che spesso basta a far fuggire i truffatori.
La truffa del sorpasso: il piano sventato
La truffa del sorpasso è tornata protagonista sulle strade, ma questa volta il piano dei malviventi non è andato a buon fine. Si tratta di una variante della truffa dello specchietto. L’episodio si è verificato intorno alle 13:45 su via Palombarese, quando Marian, un 18enne neo patentato di Santa Lucia, stava tornando a casa dopo la scuola. Lungo il percorso, il ragazzo si è trovato davanti una Fiat Stilo grigia che procedeva a passo d’uomo, invitandolo a sorpassare. Dopo aver superato l’auto, Marian ha sentito un rumore sospetto e ha notato, dallo specchietto retrovisore, l’autista della Stilo fargli cenno di accostare.
Sceso dalla vettura, il truffatore ha mostrato un pezzo di plastica presumibilmente staccatosi dal paraurti e ha chiesto l’intervento dei vigili urbani, cercando di rendere il finto incidente credibile. Il giovane, spaventato essendo al suo primo sinistro, ha tentato di contattare il padre per ricevere istruzioni su come procedere. A quel punto, il truffatore ha iniziato a insistere per un risarcimento in contanti di 200 euro, proponendo persino di accompagnarlo al bancomat.

La minaccia e il danno alla vettura
La pressione sul ragazzo è aumentata quando il malvivente, accompagnato da una donna presumibilmente incinta, ha cercato di convincerlo con insistenza. Non ottenendo il denaro, ha danneggiato l’auto di Marian rigando la fiancata con un gesto nascosto, trasformando la tentata truffa in un atto vandalico. In un estremo tentativo di chiudere la faccenda a suo vantaggio, il truffatore ha chiesto al giovane di cedere almeno il suo orologio, ma anche questa proposta è stata rifiutata.
Resosi conto che il tentativo di truffa era fallito, il malvivente è salito in auto e si è dileguato rapidamente lungo via Palombarese. Marian, ancora scosso per l’accaduto, ha raccontato tutto ai genitori, e la madre ha prontamente denunciato l’accaduto alle autorità. L’episodio è un chiaro segnale della necessità di prestare massima attenzione a questo tipo di raggiri stradali, soprattutto per i giovani conducenti inesperti che possono essere più vulnerabili a questi inganni.