Padelle che si rovinano, 8 consigli per mantenerle a lungo: le mie hanno 10 anni ma sembrano nuove di fabbrica
Le pentole sono gli strumenti che cuociono il cibo e pertanto assumono una importanza fondamentale in cucina. Bisogna averne cura.
Chi ama cucinare sa che esistono centinaia di pentole diverse. Per non perdersi è importante conoscere le caratteristiche di base, che ne determinano le funzionalità in relazione al tipo di alimento e della modalità di cottura. Queste caratteristiche sono la forma e il materiale.
Le pentole, in base alla forma, si suddividono in casseruole o tegami e padelle. Il materiale, invece, determina la conducibilità e la capacità di cuocere in fretta.
Un buon conduttore di calore si scalda e si raffredda in fretta, consentendo una maggior precisione nella cottura di alimenti che possono bruciarsi facilmente.
Un buon materiale non deve alterare i cibi: a tal scopo, ad alcuni materiali vengono applicati rivestimenti particolari. I materiali più utilizzati per produrre le pentole sono l’acciaio inossidabile, l’alluminio e il rame.
I consigli utili per non rovinare la vostra batteria di pentole
La brutta abitudine che accomuna moltissime persone, in primis è di impilare le padelle le une sulle altre senza alcuna protezione.
Riporre le padelle l’una sull’altra senza un panno o un tovagliolo che le divida, contribuisce ad abbreviare la vita dei tegami che si riempiranno di graffi. Praticamente è lo stesso errore che si fa quando si utilizzano utensili di alluminio invece di quelli in silicone che rovinano il materiale di rivestimento.
Trucchi per pentole sempre nuove
Controllate sempre di non scaldare il tegame vuoto. In questo modo rischierete di raggiungere una temperatura troppo alta che andrebbe a compromettere il rivestimento. Di conseguenza la fiamma deve restare sempre all’interno del diametro della padella, senza andare a surriscaldare i bordi. Bisogna lasciare raffreddare la padella prima di lavarla. Non bisogna mai metterle sotto l’acqua fredda, perché lo shock termico danneggia il rivestimento.
Se potete, lavatele a mano nel lavello della cucina con poco detergente e pulendo con una spugna non abrasiva. Con questo lavaggio non aggressivo senza esporre la padella al calore elevato della lavastoviglie e ai detergenti più aggressivi non andrete a compromettere l’effetto antiaderente. Qualora ci fossero delle incrostazioni resistenti, potete pulirle senza usare metodi aggressivi. E’ sufficiente che facciate bollire dell’acqua saponata nella padella antiaderente. In alternativa, anche acqua e sale oppure acqua e un cucchiaio di bicarbonato di sodio scioglieranno lo sporco ostinato. In questo modo anche le incrostazioni più ostiche scompariranno senza fatica e senza necessità di sfregamento.