Padelle che si rovinano, 8 consigli per mantenerle a lungo: le mie hanno 10 anni ma sembrano nuove di fabbrica
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Padelle che si rovinano, 8 consigli per mantenerle a lungo - Pixabay - Cataniaoggi.it
Le pentole sono gli strumenti che cuociono il cibo e pertanto assumono una importanza fondamentale in cucina. Bisogna averne cura.
Chi ama cucinare sa che esistono centinaia di pentole diverse. Per non perdersi è importante conoscere le caratteristiche di base, che ne determinano le funzionalità in relazione al tipo di alimento e della modalità di cottura. Queste caratteristiche sono la forma e il materiale.
Le pentole, in base alla forma, si suddividono in casseruole o tegami e padelle. Il materiale, invece, determina la conducibilità e la capacità di cuocere in fretta.
Un buon conduttore di calore si scalda e si raffredda in fretta, consentendo una maggior precisione nella cottura di alimenti che possono bruciarsi facilmente.
Un buon materiale non deve alterare i cibi: a tal scopo, ad alcuni materiali vengono applicati rivestimenti particolari. I materiali più utilizzati per produrre le pentole sono l’acciaio inossidabile, l’alluminio e il rame.
I consigli utili per non rovinare la vostra batteria di pentole
La brutta abitudine che accomuna moltissime persone, in primis è di impilare le padelle le une sulle altre senza alcuna protezione.
Riporre le padelle l’una sull’altra senza un panno o un tovagliolo che le divida, contribuisce ad abbreviare la vita dei tegami che si riempiranno di graffi. Praticamente è lo stesso errore che si fa quando si utilizzano utensili di alluminio invece di quelli in silicone che rovinano il materiale di rivestimento.
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Trucchi per pentole sempre nuove
Controllate sempre di non scaldare il tegame vuoto. In questo modo rischierete di raggiungere una temperatura troppo alta che andrebbe a compromettere il rivestimento. Di conseguenza la fiamma deve restare sempre all’interno del diametro della padella, senza andare a surriscaldare i bordi. Bisogna lasciare raffreddare la padella prima di lavarla. Non bisogna mai metterle sotto l’acqua fredda, perché lo shock termico danneggia il rivestimento.
Se potete, lavatele a mano nel lavello della cucina con poco detergente e pulendo con una spugna non abrasiva. Con questo lavaggio non aggressivo senza esporre la padella al calore elevato della lavastoviglie e ai detergenti più aggressivi non andrete a compromettere l’effetto antiaderente. Qualora ci fossero delle incrostazioni resistenti, potete pulirle senza usare metodi aggressivi. E’ sufficiente che facciate bollire dell’acqua saponata nella padella antiaderente. In alternativa, anche acqua e sale oppure acqua e un cucchiaio di bicarbonato di sodio scioglieranno lo sporco ostinato. In questo modo anche le incrostazioni più ostiche scompariranno senza fatica e senza necessità di sfregamento.