Parcheggi criminali, se noti questi segni sugli pneumatici sposta subito la vettura | È un avvertimento inquietante

Parcheggi criminali - (cataniaoggi.it-pexels)

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Può succedere di trovare uno strano segno sulla ruota dell’auto parcheggiata, non è niente di buono, meglio levare l’auto

Sappiamo riconoscere i simboli presenti sugli pneumatici? Ci sono quelli di fabbrica e ognuno di loro ha un significato. Gli pneumatici presentano una serie di numeri, lettere e simboli che possono sembrare complessi a un occhio inesperto, ma in realtà forniscono informazioni fondamentali sulla loro struttura e prestazioni. Tra le indicazioni principali troviamo il nome del produttore e il modello dello pneumatico, seguiti dalla misura espressa in millimetri e pollici.

Oltre a queste informazioni di base, sugli pneumatici sono presenti simboli specifici per le condizioni di utilizzo. Il contrassegno M+S (Mud & Snow, fango e neve) indica che lo pneumatico è adatto a superfici fangose o innevate, ed è spesso accompagnato dal simbolo del fiocco di neve (3PMSF – Three Peak Mountain Snowflake), che certifica che il modello ha superato test rigorosi per le prestazioni invernali. Questo simbolo è essenziale per chi guida in condizioni climatiche avverse, poiché garantisce un’aderenza ottimale su strade innevate o ghiacciate.

Un altro simbolo importante è la lettera E in un cerchio, che rappresenta l’omologazione ECE, rilasciata dalle autorità europee dopo test approfonditi su sicurezza e prestazioni. Il numero accanto alla E identifica il Paese che ha rilasciato l’omologazione, mentre il codice S2WR2 fornisce informazioni aggiuntive su rumorosità esterna, aderenza sul bagnato e resistenza al rotolamento. Questi dettagli sono fondamentali per scegliere gli pneumatici più adatti al proprio veicolo, migliorando la sicurezza e l’efficienza della guida. Ci sono poi altri segni che niente hanno a che fare con i marchi di fabbrica, e bisogna fare molta attenzione.

Segni di gesso sulle ruote: un semplice scherzo o un controllo del parcheggio?

Trovare segni di gesso sulle ruote dell’auto o graffiti sul terreno circostante può sembrare inizialmente il risultato di una bravata, magari fatta da un bambino o da qualcuno senza intenzioni dannose. Tuttavia, questi segni hanno un significato molto più serio di quanto si possa pensare. Si tratta, infatti, di un metodo utilizzato dalle forze di polizia locali per monitorare il tempo di sosta di un veicolo in una determinata area, facilitando così il controllo del parcheggio e l’applicazione delle regole di viabilità.

Questa tecnica rudimentale viene impiegata in molte città del mondo per verificare quanto a lungo un’auto è rimasta parcheggiata nello stesso posto. I segni sulle gomme funzionano come un orologio, permettendo agli agenti di sapere se il veicolo ha superato il tempo consentito di sosta. In caso di auto parcheggiate per più giorni nello stesso luogo, possono essere aggiunti segni sul terreno per indicare che il mezzo potrebbe essere abbandonato. In alcuni casi, questa pratica viene utilizzata anche nei parcheggi a pagamento per determinare l’importo della tariffa da applicare.

Parcheggi criminali - (cataniaoggi.it-video)
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Una pratica controversa e poco discreta

Sebbene il metodo sia semplice ed efficace, molti automobilisti lo considerano invasivo e poco rispettoso della privacy. In alcuni Paesi, come negli Stati Uniti e in Canada, i tribunali hanno dichiarato questa pratica illegale, sostenendo che rappresenta un’interferenza nei diritti dei proprietari dei veicoli. Alcuni automobilisti hanno addirittura sporto denuncia, lamentando danni estetici alle loro auto a causa dei segni di gesso.

A causa delle numerose lamentele, in alcune città questa tecnica è stata proibita e sostituita con metodi più avanzati, come i sensori di parcheggio elettronici e le telecamere di sorveglianza. Questi strumenti permettono di monitorare il tempo di sosta senza dover segnare fisicamente i veicoli. Tuttavia, in molte zone il metodo del gesso continua a essere utilizzato, rimanendo una soluzione pratica e a basso costo per il controllo del traffico.