Parcheggi strisce blu, la municipale non serve più: il nuovo software sa subito se non paghi | Multe automatiche ai furboni della sosta

Parcheggi strisce blu - (cataniaoggi.it-pexels)

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I furbetti del parcheggio non potranno più evitare di pagare negli stalli della sosta a pagamento, arriva la tecnologia che ti frega

Il parcheggio rappresenta una delle principali preoccupazioni per gli automobilisti, specialmente nelle grandi città, dove trovare un posto libero può diventare un’impresa frustrante. La ricerca di uno spazio nelle strisce bianche spesso si rivela vana, costringendo a ripiegare sulle strisce blu, con il relativo pagamento della tariffa. Tuttavia, esistono situazioni in cui è possibile parcheggiare gratuitamente, come nel caso dei possessori di auto elettriche in alcune città, delle persone con disabilità, grazie al Decreto Infrastrutture del 2021, e delle donne in gravidanza o con bambini piccoli, che possono usufruire degli stalli rosa dedicati.

In alcune circostanze, inoltre, le multe per mancato pagamento del ticket nelle strisce blu possono essere contestate perché illegittime. Ad esempio, se il parchimetro è guasto e non vi sono alternative nelle vicinanze, se l’apparecchio non consente il pagamento con bancomat o carta di credito, oppure se in un’area non è garantita un’adeguata alternanza tra parcheggi gratuiti e a pagamento. Inoltre, segnaletica verticale assente o strisce blu poco visibili possono rendere la sanzione non valida, a condizione che l’automobilista fornisca prove documentali, come fotografie e segnalazioni ufficiali.

Le sanzioni per il mancato pagamento del parcheggio nelle strisce blu variano tra 42 e 173 euro, come previsto dall’articolo 157 del Codice della Strada. Se la multa viene pagata entro cinque giorni dalla notifica, si applica una riduzione del 30%, ma in questo caso non sarà più possibile contestarla. Il ricorso può essere presentato al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica del verbale, senza costi aggiuntivi oltre alla spedizione della raccomandata, oppure al Giudice di pace entro 30 giorni, con un costo di 43 euro di contributo unificato e 27 euro di marca da bollo.

Queste informazioni sono fondamentali per gli automobilisti, che spesso non conoscono i propri diritti e finiscono per accettare sanzioni che potrebbero essere contestate. Essere consapevoli delle normative sulle strisce blu e sulle possibilità di ricorso può fare la differenza nel ridurre le spese e affrontare con maggiore tranquillità la ricerca di un parcheggio, soprattutto nelle zone urbane più congestionate.

Sensori hi-tech per monitorare i parcheggi a Roma

Il problema della carenza di parcheggi nel centro di Roma è ben noto, e i dati confermano che servirebbero il doppio degli stalli attualmente disponibili. Per affrontare questa situazione, il Comune ha avviato il progetto Sospas, che prevede l’installazione di sensori hi-tech nei parcheggi a pagamento delle zone più congestionate dei municipi I e II. L’obiettivo principale è quello di combattere l’evasione della sosta tariffata e migliorare la gestione degli spazi disponibili, favorendo una maggiore turnazione delle auto in sosta.

Saranno 7.500 i sensori distribuiti in 23 ambiti tariffati dei municipi I e II, dove si concentra circa l’80% degli stalli a pagamento della città. Per ogni area, i sensori occuperanno almeno il 5% degli stalli tariffati, per un totale iniziale di 3.089 dispositivi, mentre altri 4.411 sensori saranno destinati alle zone con il più alto tasso di utilizzo e di evasione della tariffa. L’attenzione sarà rivolta in particolare a quartieri centrali come Prati, Trastevere, San Giovanni, Testaccio, Esquilino e Flaminio, dove la domanda di parcheggio supera di gran lunga l’offerta.

Parcheggi strisce blu - (cataniaoggi.it-pexels)
Parcheggi strisce blu – (cataniaoggi.it-pexels)

Le aree con il maggiore incasso dalle strisce blu

Il progetto individua otto zone particolarmente redditizie, dove il Comune incassa più di 700 euro all’anno per stallo tariffato. Per questo motivo, queste aree avranno una concentrazione di sensori superiore alla media, al fine di ottimizzare i controlli e ridurre le irregolarità. Gli ambiti prioritari si trovano tutti nel I Municipio e comprendono Campitelli, Ripa, Centro Storico, Celio,

Trastevere, Borgo, Prati, Monti e Castro Pretorio. Qui l’installazione dei sensori sarà più capillare rispetto ad altre zone della città. Secondo il cronoprogramma del Comune, il progetto Sospas entrerà in funzione nella seconda metà del 2026. Se la sperimentazione darà i risultati sperati, è già prevista un’ulteriore estensione del sistema di monitoraggio ad altre zone della città. L’obiettivo è ottimizzare la gestione della sosta, migliorare la mobilità urbana e garantire un maggiore rispetto delle regole, contrastando l’abuso delle strisce blu e l’evasione del pagamento del parcheggio.