Patente, anziani terrorizzati all’appuntamento per il rinnovo | Il principio di precauzione è una mina vagante

Patente, anziani terrorizzati all'appuntamento per il rinnovo (cataniaoggi.it pexels)

Patente, anziani terrorizzati all'appuntamento per il rinnovo (cataniaoggi.it pexels)

Vedersi revocata la patente o non ottenere il rinnovo è un trauma sia per gli anziani che per chi ne ha bisogno per lavorare

Il rinnovo della patente di guida per gli automobilisti anziani è un tema di grande rilevanza, poiché coinvolge la sicurezza personale e collettiva sulla strada. Uno degli aspetti fondamentali è conoscere la scadenza del documento, facilmente verificabile sul lato frontale della patente. Le tempistiche per il rinnovo variano in base all’età del conducente. Fino ai 50 anni, il rinnovo avviene ogni 10 anni, tra i 50 e i 70 anni ogni 5 anni e, dai 70 agli 80 anni, diventa necessario ogni 3 anni.

Superata la soglia degli 80 anni, i controlli si fanno ancora più frequenti, richiedendo un rinnovo ogni 2 anni, per garantire che il guidatore mantenga le capacità psicofisiche necessarie. Per procedere al rinnovo della patente, è indispensabile presentare alcuni documenti obbligatori. Tra questi figurano la patente in scadenza, un documento di identità valido, il codice fiscale, i versamenti richiesti dal Ministero dei Trasporti e per l’imposta di bollo, oltre a due foto tessere recenti. È inoltre necessario includere eventuali certificazioni mediche che attestino la presenza di patologie o l’obbligo di indossare occhiali da vista.

Le opzioni per effettuare il rinnovo della patente sono molteplici e offrono flessibilità. È possibile rivolgersi all’ASL di competenza, dove, previa presentazione di un certificato anamnestico rilasciato dal medico di famiglia, si sarà sottoposti a una visita medica accurata. Questa verifica comprende controlli oculistici e auditivi, oltre alla valutazione complessiva dello stato psicofisico del conducente. Per chi desidera velocizzare il processo, è possibile scegliere il servizio dell’ACI (Automobile Club d’Italia), che prevede le stesse procedure mediche ma con costi leggermente superiori, in cambio di un servizio più rapido nella gestione della documentazione necessaria.

Per quanto riguarda i conducenti più anziani, è importante sapere che il rinnovo della patente è possibile anche dopo gli 80 e i 90 anni, purché venga dimostrata l’idoneità alla guida attraverso visite mediche biennali. Anche per coloro che hanno superato i 90 anni non sono previste regole aggiuntive, ma soltanto la verifica periodica dei requisiti psicofisici. Questa procedura garantisce che gli automobilisti più anziani possano continuare a guidare in sicurezza, mantenendo la propria autonomia e rispettando le norme previste dal Codice della Strada.

La revoca della patente: una difficoltà che limita la libertà di movimento

Vedersi sospesa o revocata la patente è un’esperienza che impatta profondamente sulla vita quotidiana. Non solo limita la libertà di movimento, ma incide anche sulle attività lavorative e personali, creando disagi tangibili. In Italia, dove i trasporti pubblici sono spesso carenti, specialmente nelle aree provinciali, la perdita della patente può sembrare una condanna sociale ed economica. Per questo motivo, le contestazioni e i ricorsi contro tali provvedimenti sono frequenti e spesso carichi di tensione emotiva.

Per affrontare le numerose controversie legate ai provvedimenti delle Commissioni Medico Locali (CML) e delle Motorizzazioni, il Dipartimento dei Trasporti ha emesso la circolare n. 19995 del 20 giugno 2019. Questa circolare ha lo scopo di chiarire i criteri utilizzati per valutare i requisiti psicofisici dei conducenti. L’intento è ribadire che le decisioni prese non sono arbitrarie, bensì basate su normative precise e orientamenti giurisprudenziali consolidati. Le autorità devono garantire la sicurezza stradale, valutando attentamente ogni situazione prima di emettere un giudizio.

Patente, anziani terrorizzati all'appuntamento per il rinnovo (cataniaoggi.it pexels)
Patente, anziani terrorizzati all’appuntamento per il rinnovo (cataniaoggi.it pexels)

Orientamenti giurisprudenziali: un supporto normativo

Gli orientamenti giurisprudenziali rappresentano una guida per interpretare e applicare correttamente la legge. Sebbene il Codice della Strada delinei i principi generali, ulteriori regolamenti e sentenze forniscono dettagli utili per decidere caso per caso. Questo approccio assicura coerenza nelle decisioni e protegge i diritti dei cittadini. Ad esempio, la circolare chiarisce che la CML può basarsi sulla documentazione sanitaria senza dover fornire ulteriori spiegazioni, purché supportata da valutazioni mediche attendibili.

La circolare sottolinea l’importanza del principio di precauzione adottato dalle Commissioni Medico Locali. Per situazioni legate a guida in stato di ebbrezza o uso di sostanze stupefacenti, è previsto un monitoraggio continuo per evitare recidive. Allo stesso modo, in presenza di patologie croniche, la concessione di patenti a validità limitata mira a garantire la sicurezza pubblica. Infine, i ricorsi contro i giudizi delle CML possono seguire percorsi specifici, ma non permettono di bypassare le procedure previste dalla legge.