Posto di blocco, vogliono vedere questa targhetta sul tuo veicolo: mettila subito o la stangata te la ricordi a vita
In caso di posto di blocco e accertamento, non basta avere i documenti in ordine, se ti manca questo elemento ti fanno la multa
Non basta avere l’assicurazione e aver fatto tutti i tagliandi ai veicoli per non incappare in una multa salatissima. Nel caso in cui si guidi un ciclomotore ad esempio è obbligatorio l’uso del casco, ma non solo. Dal 2012, tutti i ciclomotori devono essere dotati di una targa composta da sei caratteri e del certificato di circolazione, come previsto dalla legge 120 del 2010. La targa è personale e abbinata al proprietario, sia esso una persona fisica o giuridica, e non può essere ceduta.
Non tutti sanno che in caso di vendita di un ciclomotore usato, il vecchio proprietario mantiene la propria targa e può utilizzarla su un altro ciclomotore di sua proprietà, previa procedura di sospensione e associazione. Quando un ciclomotore cambia proprietario, il nuovo acquirente è obbligato a richiedere una nuova targa o a utilizzare una già in suo possesso, purché non sia associata ad un altro veicolo.
Ogni ciclomotore inoltre deve essere provvisto di una targa e di un certificato di circolazione dedicato. È vietato trasferire una targa da un ciclomotore a un altro senza averla prima dissociata ufficialmente. La legge dice inoltre che in caso di smarrimento, distruzione o furto della targa o del certificato di circolazione, è obbligatorio presentare una denuncia presso gli organi di polizia entro 48 ore. La mancata osservanza di queste procedure può comportare sanzioni pecuniarie e provvedimenti amministrativi.
Le violazioni alle norme di circolazione dei ciclomotori prevedono sanzioni amministrative che variano in base alla gravità dell’infrazione. Ad esempio, la circolazione senza targa comporta multe da 77 a 310 euro e il fermo amministrativo per un mese. Usare una targa non propria può costare da 1.833 a 7.334 euro, con fermo del ciclomotore e possibile confisca in caso di recidiva. Anche la circolazione con una vecchia targa a cinque caratteri è sanzionata con multe da 389 a 1.559 euro.
La targhetta di identificazione del costruttore: obbligo e sanzioni
L’articolo 74 del Codice della Strada stabilisce che tutti i veicoli, ciclomotori e motoveicoli devono essere dotati di una targhetta di identificazione del costruttore. Questa targhetta deve essere collocata in punti ben visibili e non soggetti a sostituzione durante l’uso, al fine di garantire un’identificazione immediata del mezzo. La mancata presenza di tale elemento può comportare sanzioni amministrative significative, come dimostrato da un recente caso esaminato dalla Corte di Cassazione.
Nel caso in questione, una donna è stata multata con una sanzione di 2.500 euro perché il suo veicolo risultava privo della targhetta di identificazione. La proprietaria ha presentato ricorso sostenendo che il mezzo era stato acquistato poco tempo prima e che non aveva avuto modo di accorgersi della mancanza della targhetta. Tuttavia, sia il Giudice di Pace sia il Tribunale in appello hanno confermato la legittimità della sanzione, ritenendo fondato l’accertamento eseguito dalla Polizia Stradale.
Il ricorso in Cassazione e la decisione finale
La ricorrente ha portato il caso in Cassazione, sostenendo che la norma punisce alterazioni e contraffazioni, non la semplice assenza della targhetta. Inoltre, ha spiegato che il veicolo era stato acquistato recentemente e che il figlio lo stava trasportando per conto di terzi. La Cassazione, però, ha rigettato il ricorso, precisando che l’art. 74 del Codice della Strada prevede l’obbligo di verificare la presenza della targhetta prima di mettere il mezzo in circolazione.
La sentenza n. 4311/2023 della Corte di Cassazione ribadisce l’importanza di regolarizzare l’identificazione dei mezzi presso il Dipartimento per i trasporti terrestri prima di utilizzarli su strada. La mancata osservanza di questo obbligo comporta sanzioni elevate, indipendentemente dalle motivazioni addotte. I proprietari di veicoli sono quindi tenuti a controllare scrupolosamente la presenza della targhetta di identificazione per evitare contestazioni e multe.