Qui puoi parcheggiare solo se hai fatto cresima e comunione | Ecco il passo carrabile “cristiano”: in cosa consiste
Loro qui possono parcheggiare perché sono cristiani: cosa è successo
Chi vive in centro città sa quanto possa essere difficile, a fine giornata, trovare parcheggio. Specialmente in certe zone, infatti, ci sono pochi posti poiché, tra cassonetti della raccolta differenziata e pochi garage privati, i residenti si trovano a parcheggiare per strada e chi ultimo arriva paga pegno e si trova a girare e rigirare nel quartiere per minuti interi.
Questo si riversa su tutto e su tutti, anche sui turisti che nel weekend o nei periodi di vacanze si trovano a visitare quelle zone e sulla viabilità stessa delle strade di quelle aree, che diventa complessa e arzigogolata tra auto parcheggiate, veicoli in sosta e mezzi addirittura in doppia fila. Oggi, però, vi parliamo di una situazione che, per quanto al limite dell’assurdo, è successa per davvero. In quella zona, infatti, ci possono parcheggiare solo i cittadini cristiani.
Ci parcheggiano solo i cristiani: follia in città
A diffondere questa storia di cui vi parliamo oggi è Welcome to Favelas, una pagina social che diffonde sui propri canali le segnalazioni dei propri follower basate su casi particolari accaduti nella città in cui vivono, nonché fatti ironici e, perché no, anche iconici. Sebbene non si sappia dove sia accaduta, questa vicenda sta già facendo chiacchierare tutt’Italia poiché ha dell’assurdo e, in qualche modo, anche del geniale. Siamo nel tema del parcheggio dell’auto, realtà difficile per tanti italiani come abbiamo anticipato nell’introduzione e problematica che coinvolge indistintamente tutti, qualsiasi ruolo o divisa abbiano.
Il protagonista di questa storia, infatti, è un prete che, in procinto di celebrare una messa e probabilmente un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ha deciso di posteggiare la sua utilitaria in un’area esplicitamente vietata. Per schivare la multa, però, ecco cos’ha fatto.
Così ha provato ad evitare la multa
Sapendo che in quell’area non avrebbe potuto parcheggiare e che quindi, se fossero passate le autorità, avrebbe preso una multa anche piuttosto salata, il prete ha deciso di mettere un cartello chiaro ed esplicito: “Sto celebrando la S. Messa“, come per giustificare quel parcheggio maldestro e contro le regole. Non sappiamo come sia andata la vicenda e, quindi, se le autorità siano passate e abbiano accettato quella scusa, desistendo dal lasciare il foglietto rosa tipico dell’infrazione: il Codice della Strada, però, non ammette errori né giustifiche di alcuna sorta.