Rinnovo carta di identità, “lei è pelato, non gliela diamo”: se hai problemi di capelli il documento se lo tengono in Comune

Carta di identità - (cataniaoggi.it-pexels) (2)

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Può succedere che il tuo comune ti neghi il rinnovo del documento di identità, stasi attento alla foto e questo particolere

Rinnovare la Carta d’Identità Nazionale (DNI) è solitamente una procedura rapida e priva di complicazioni, ma per Rómulo Reaño, un cittadino peruviano affetto da alopecia, si è trasformata in un’esperienza imbarazzante. Durante il processo fotografico presso gli uffici del Registro Nazionale di Identificazione e Stato Civile (Reniec), gli operatori hanno riscontrato una difficoltà inaspettata: la sua immagine, stampata in bianco e nero, appariva priva di contorni netti, rendendo il volto indistinguibile dallo sfondo.

Indossando una polo chiara, Reaño non aveva inizialmente previsto alcun problema. Tuttavia, quando la prima foto è stata scattata, il funzionario ha chiamato un collega per un secondo parere. La seconda immagine ha reso necessario l’intervento di un supervisore. Un gilet scuro ha risolto il problema del contrasto con lo sfondo, ma la vera difficoltà era un’altra: l’assenza di capelli rendeva il viso privo di contorni definiti, creando un effetto visivo anomalo.

Rómulo ha descritto la situazione con ironia, definendosi “l’uomo dal volto infinito”, un modo per sdrammatizzare l’assurdità del momento. La sua esperienza è diventata virale sui social media, attirando l’attenzione su un problema che potrebbe colpire altre persone con caratteristiche simili. Nonostante la sua pazienza, l’attesa e i tentativi ripetuti hanno trasformato un semplice rinnovo di documento in un processo ben più complesso del previsto.

La vicenda ha evidenziato l’importanza di standard fotografici più flessibili per garantire che ogni individuo sia rappresentato in modo chiaro ed equo nei propri documenti d’identità. Sebbene non esista un codice d’abbigliamento rigido per il rinnovo della carta d’identità, è consigliabile indossare abiti scuri per evitare problemi con lo sfondo. Inoltre, mantenere un aspetto ordinato e ben definito aiuta a semplificare il processo di identificazione.

Richiesta e validità della Carta di Identità Elettronica in Italia

In Italia la Carta di Identità Elettronica (CIE) può essere richiesta presso il Comune di residenza o di dimora a partire da centottanta giorni prima della scadenza della carta d’identità cartacea o della precedente CIE. È possibile richiederne il rilascio anche in caso di smarrimento, furto o deterioramento. Le carte d’identità cartacee e le prime versioni della CIE rilasciate in conformità al decreto del 2007 possono essere rinnovate in qualsiasi momento, anche prima del limite dei centottanta giorni. La validità del documento varia in base all’età del titolare: per i minori di 3 anni la durata è di 3 anni, per i minori tra i 3 e i 18 anni la scadenza è dopo 5 anni, mentre per i maggiorenni la durata è di 10 anni, considerando 9 anni più il tempo residuo fino al primo compleanno successivo alla richiesta. Nel caso in cui il cittadino sia temporaneamente impossibilitato a fornire le impronte digitali, la CIE avrà una validità di soli 12 mesi.

Per richiedere la CIE è necessario presentarsi in Comune con una fototessera conforme agli standard del passaporto, in formato cartaceo o digitale se caricata tramite l’Agenda CIE. È consigliabile portare con sé il codice fiscale o la tessera sanitaria per velocizzare la registrazione. Il costo della CIE è di 16,79 euro, ai quali possono aggiungersi eventuali diritti fissi e di segreteria. In caso di primo rilascio, il cittadino deve esibire un documento di identità valido o, se sprovvisto, presentarsi con due testimoni. Se si tratta di un rinnovo o di un deterioramento, sarà necessario consegnare il vecchio documento.

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Carta di identità – (cataniaoggi.it-pexels)

Fasi della procedura e acquisizione dei dati

Durante la richiesta, il cittadino deve verificare i propri dati anagrafici nell’anagrafe nazionale e può fornire un indirizzo di contatto per ricevere notifiche sulla spedizione del documento. È possibile scegliere se ricevere la CIE a casa o ritirarla in Comune, delegando eventualmente un’altra persona per il ritiro. L’operatore comunale procederà con l’acquisizione delle impronte digitali e richiederà al cittadino di consegnare la fotografia, se non già caricata online. Durante la procedura, viene anche data la possibilità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione degli organi.

Una volta completata la registrazione e verificati i dati, il cittadino deve firmare il modulo di riepilogo. Il documento verrà quindi prodotto e spedito nei tempi previsti, solitamente entro sei giorni lavorativi. È fondamentale conservare il modulo rilasciato in fase di richiesta, utile per monitorare lo stato della spedizione. La CIE rappresenta oggi un documento di identità sicuro e innovativo, che oltre alla funzione di riconoscimento personale consente l’accesso a diversi servizi digitali della Pubblica Amministrazione.