Sigarette elettroniche, è allarme in tutta Europa: ecco cosa ci hanno trovato dentro | Effetti allucinogeni intensissimi
Sigarette elettroniche - (cataniaoggi.it-pexels)
Una moda sempre più diffusa tra i giovani che abbandonano la nicotina per fumare queste sostanze chimiche dannose
Una recente inchiesta della trasmissione belga Pano ha acceso i riflettori su un fenomeno preoccupante che coinvolge gli adolescenti: il consumo di sigarette elettroniche apparentemente innocue, ma che in realtà contengono spice, una droga sintetica estremamente pericolosa. In Belgio, tutti gli otto campioni analizzati sono risultati positivi a questa sostanza, che può avere effetti devastanti sul corpo e sulla mente, simili a quelli dell’eroina e fino a 50 volte più potenti della cannabis.
Lo spice, noto anche come K2 o Black Mamba, è una miscela di cannabinoidi sintetici spruzzati su erbe essiccate. Viene spesso aromatizzato con fragranze dolciastre che ne mascherano la pericolosità, rendendolo attraente e accessibile anche ai più giovani. Questa droga nasce nei contesti più marginali, come le carceri, e oggi si è infiltrata anche nei corridoi delle scuole, portando con sé effetti devastanti come allucinazioni, ipertensione, tachicardia e crisi aggressive.
Sebbene l’inchiesta si riferisca al Belgio, la preoccupazione è ben presente anche in Italia. Secondo i dati dell’indagine Espad del CNR, già nel 2016 la spice si era diffusa capillarmente nel nostro Paese. Quasi 275.000 adolescenti italiani hanno ammesso di averla provata almeno una volta. Di questi, uno su tre l’ha consumata più di dieci volte, spesso senza rendersi conto della gravità dei rischi associati.
Accanto alla preoccupante presenza dello spice, la cannabis rimane la sostanza psicoattiva illegale più diffusa tra gli studenti italiani. Quasi un terzo dei giovani tra i 15 e i 19 anni l’ha provata almeno una volta, e circa 90.000 la consumano quotidianamente. Questo dato, sebbene sembri consolidato, si intreccia con la diffusione di nuove sostanze più pericolose che si camuffano sotto sembianze familiari.
Percezione del rischio e consapevolezza
Ciò che allarma ancora di più è la bassa percezione del rischio tra i ragazzi. Solo il 31,1% degli studenti ritiene pericoloso l’uso occasionale di cannabis, mentre il 40,4% considera dannoso un uso regolare. Le ragazze sembrano più consapevoli rispetto ai coetanei maschi, ma la conoscenza reale degli effetti delle droghe sintetiche è ancora molto limitata.
Oltre alla spice, si osserva una crescita nell’uso di nuove sostanze psicoattive come ketamina, oppioidi sintetici e triptamine. Preoccupa anche la tendenza a usare antidolorifici per ottenere uno “sballo” rapido, soprattutto tra i maschi. Le autorità sanitarie faticano a stare al passo con la continua evoluzione del mercato delle droghe, alimentato anche dal web.
Un fenomeno che colpisce anche le ragazze
Se un tempo le dipendenze erano associate prevalentemente all’universo maschile, oggi anche le adolescenti si avvicinano sempre più alle droghe. Quasi 20.000 donne sono in trattamento presso i servizi per le dipendenze. Il dato segnala un cambiamento culturale e comportamentale che richiede attenzione e strategie mirate di prevenzione e intervento.
Infine, a completare il quadro di allarme, vi è l’elevato consumo di alcol, tabacco ed energy drink. Quasi nove studenti su dieci hanno provato bevande alcoliche, e oltre il 43% ha fumato almeno una volta. Anche in questo caso, le ragazze mostrano una maggiore sensibilità sul tema, ma i comportamenti a rischio rimangono molto diffusi e radicati. Un’ulteriore sfida per famiglie, scuole e istituzioni.