Soppressione TARI, mega piano risarcimenti già in corso: basta una foto ai cassonetti e ti restituiscono l’80% della tassa

Soppressione TARI - (cataniaoggi.it-pexels)
Scopri come recuperare gran parte dei soldi spesi per la tassa sui rifiuti, si tratta di un’occasione da non perdere
Gli italiani hanno la possibilità di ottenere un rimborso significativo sulla TARI, fino all’80% dell’importo pagato, ma solo al verificarsi di determinate condizioni. Tuttavia, molte famiglie non sono a conoscenza di questo diritto e rischiano di perdere l’occasione di recuperare somme importanti.
Il rimborso della TARI può essere richiesto in due principali circostanze. La prima riguarda l’applicazione illegittima dell’IVA sulla tassa, dichiarata non valida dalla Corte di Cassazione. La seconda circostanza riguarda il mancato ritiro dei rifiuti da parte del Comune, con gravi conseguenze per i cittadini e l’ambiente circostante.
Dal 2009, molti Comuni italiani hanno applicato l’IVA sulla TARI, ma la Corte di Cassazione ha stabilito che questa pratica è illegittima. I cittadini che hanno versato questa quota possono richiedere un rimborso degli importi pagati negli ultimi dieci anni. La richiesta può essere presentata direttamente presso l’Ufficio Comunale o tramite il portale online del proprio Comune di residenza.
Un caso emblematico è quello del quartiere Settebagni a Roma. A causa del mancato ritiro della spazzatura nel 2017 e nel 2018, gli abitanti hanno subito notevoli disagi, tra cui odori sgradevoli, degrado urbano e la presenza di animali come cinghiali e topi. Di fronte all’inerzia dell’Amministrazione Comunale, i cittadini hanno deciso di agire legalmente.
La sentenza a favore dei cittadini
La Corte di Giustizia Tributaria di Roma ha riconosciuto il diritto al rimborso TARI per gli abitanti di Settebagni. Inizialmente, è stato concesso un rimborso del 20% dell’importo pagato. Tuttavia, dopo il ricorso presentato da Roma Capitale, la Corte ha aumentato la percentuale di rimborso fino all’80%, stabilendo un importante precedente per altri cittadini in situazioni simili.
I cittadini che ritengono di aver subito un disservizio possono presentare domanda di rimborso allegando prove fotografiche, segnalazioni ufficiali e testimonianze. È consigliabile rivolgersi ad associazioni di tutela dei consumatori o a consulenti legali per ricevere supporto nella redazione della richiesta.

I tempi per ottenere il rimborso
Il Comune ha un termine di 90 giorni per rispondere alla richiesta. In caso di mancata risposta o rifiuto, è possibile procedere con un ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale. Con la sentenza a favore di Settebagni, le possibilità di successo per i cittadini sono aumentate significativamente. Informarsi sui propri diritti è fondamentale per non perdere opportunità di risparmio. La mancata consapevolezza delle possibilità di rimborso comporta la perdita di centinaia di euro per famiglia.
I cittadini sono invitati a monitorare la qualità dei servizi di raccolta rifiuti e ad agire tempestivamente in caso di disservizi. Il rimborso TARI rappresenta un diritto concreto per coloro che hanno subito disagi a causa della negligenza del Comune. Con il precedente stabilito dalla Corte di Giustizia Tributaria, le famiglie italiane hanno ora una maggiore possibilità di ottenere giustizia e recuperare parte delle somme versate. Agire con consapevolezza e tempestività è essenziale per far valere i propri diritti.