Supermercato, non comprare più questo tipo di sale: lo vendono come pregiato ma è contaminato | Paghi il doppio per avvelenarti

Sale - (cataniaoggi.it-pexels)
Questo tipo di sale è amato da molto per il suo colore particolare e l’aspetto coreografico, ma attenzione alla qualità
Il sale rosa dell’Himalaya è un tipo di salgemma estratto dalla miniera di Khewra, situata in Pakistan, una delle più grandi miniere di sale al mondo. Il suo colore caratteristico, che varia dal rosa tenue all’arancione, è dovuto alla presenza di ossido di ferro. A differenza del comune sale da cucina, viene commercializzato come un prodotto non raffinato, privo di agenti chimici e lavorato interamente a mano.
Dal punto di vista nutrizionale, il sale rosa dell’Himalaya è composto per il 95-98% da cloruro di sodio. Il restante 2-5% contiene una varietà di minerali e oligoelementi, tra cui ferro, calcio, magnesio e potassio, che contribuiscono al suo colore e al suo valore nutrizionale. Tuttavia, il contenuto di sodio è leggermente inferiore rispetto al comune sale da cucina, anche se le raccomandazioni di consumo restano invariate: non superare i 4 grammi al giorno.
Viene spesso promosso per i suoi supposti benefici sulla salute. Tra questi, si sostiene che possa contribuire all’equilibrio idrico dell’organismo, migliorare la trasmissione degli impulsi nervosi e ridurre i crampi muscolari grazie alla presenza di minerali. Inoltre, si ritiene che possa aiutare nella disintossicazione dell’organismo e favorire la digestione. Disponibile in diverse granulometrie, viene utilizzato sia per condire i cibi sia per preparazioni gourmet.
Oltre all’uso alimentare, il sale rosa viene ampiamente utilizzato nel settore del benessere. Le lampade di sale, per esempio, vengono pubblicizzate come capaci di purificare l’aria e migliorare la qualità del sonno, anche se le evidenze scientifiche a supporto di queste affermazioni sono limitate. Inoltre, viene impiegato per scrub esfolianti e bagni rilassanti, con il presunto effetto di migliorare la circolazione e ridurre la cellulite.
Le controversie sulla purezza
Nonostante le sue presunte qualità, un’analisi indipendente ha rivelato alcune impurità nel sale rosa dell’Himalaya. Sciogliendo 400 grammi di sale in un litro di acqua distillata, si è osservato un residuo marrone in superficie, risultato essere argilla. Questo solleva dubbi sulla reale purezza e sull’origine incontaminata di questo sale, il quale, a differenza di quanto pubblicizzato, potrebbe contenere elementi indesiderati.
Un altro aspetto poco discusso riguarda le condizioni in cui viene estratto il sale rosa. Nella miniera di Khewra, i lavoratori operano in condizioni difficili e spesso sottopagate. Inoltre, mancano adeguati controlli igienico-sanitari nel processo di estrazione e lavorazione. Questo contrasta con l’immagine di un prodotto puro e naturale, promossa dai venditori.

Controindicazioni e rischi per la salute
Come qualsiasi altro tipo di sale, il consumo eccessivo di sale rosa dell’Himalaya può comportare rischi per la salute. Un eccesso di sodio può portare ad ipertensione, problemi renali, osteoporosi e ritenzione idrica. Nonostante venga pubblicizzato come più sano, non esistono studi scientifici che dimostrino un beneficio significativo rispetto al comune sale marino o al sale da cucina iodato.
Il sale rosa dell’Himalaya viene spesso venduto come un’alternativa più salutare al normale sale, ma molte delle sue presunte proprietà benefiche non sono supportate da prove scientifiche solide. Inoltre, le impurità rilevate e le condizioni di estrazione sollevano interrogativi sulla sua effettiva qualità. Prima di considerarlo un prodotto superiore, sarebbe opportuno valutare criticamente le informazioni disponibili e basarsi su dati scientifici piuttosto che sul marketing.