Tumore al pancreas, “Ho notato che la pelle aveva cambiato colore”: con questo sintomo corri subito dal medico

Tumore al pancreas - (cataniaoggi.it-pexels)
I sintomi che possono far pensare di soffrire di un tumore al pancreas non sono tanti, ma questo è uno dei campanelli d’allarme
Il cancro al pancreas è una malattia in cui le cellule sane del pancreas smettono di funzionare correttamente e iniziano a crescere in modo incontrollato. Questo porta alla formazione di una massa tumorale maligna che può diffondersi ad altri organi. Nonostante non sia tra i tumori più diffusi, è considerato uno dei più letali a causa della difficoltà nella diagnosi precoce e della rapidità con cui si sviluppa.
Questa patologia colpisce principalmente la testa del pancreas, dove si sviluppa circa il 60% dei casi. Il restante 40% dei tumori si manifesta nel corpo o nella coda dell’organo. La posizione influisce anche sulla comparsa dei sintomi e sulle possibilità di trattamento. I tumori localizzati nella testa possono causare un’ostruzione dei dotti biliari, provocando segni più evidenti come l’ittero, mentre quelli in altre zone sono spesso più difficili da individuare tempestivamente.
Secondo i dati dell’Osservatorio del Cancro dell’Associazione Spagnola contro il Cancro, nel 2023 in Spagna sono stati diagnosticati 8.993 nuovi casi di cancro al pancreas, di cui 4.441 negli uomini e 4.552 nelle donne. Il tasso di mortalità è elevato, principalmente a causa della difficoltà nel riconoscere i sintomi in tempo utile. La malattia può iniziare con segnali molto vaghi, come indigestione, dolore addominale, perdita di peso e mancanza di appetito, che possono facilmente essere confusi con altre condizioni meno gravi.
Un esempio significativo è quello di Michael Perlin, a cui è stato diagnosticato un cancro al pancreas all’età di 64 anni. Il suo primo sintomo è stato l’ittero, cioè l’ingiallimento della pelle e delle mucose dovuto all’accumulo di bilirubina nel sangue. Oltre a questo, ha raccontato di aver avvertito un forte prurito su tutto il corpo, un segnale che lo ha spinto a consultare il medico. La diagnosi è stata un duro colpo, ma allo stesso tempo ha rappresentato un sollievo: finalmente aveva una spiegazione per i suoi sintomi.
L’intervento di Whipple: una procedura complessa
Il trattamento di Perlin è iniziato con un intervento chirurgico noto come procedura di Whipple. Questo tipo di operazione prevede la rimozione della parte del pancreas colpita dal tumore, insieme a parte del duodeno, della colecisti e, talvolta, di una porzione dello stomaco. Dopo l’intervento, ha dovuto trascorrere una settimana in ospedale e quattro mesi di convalescenza a casa, affrontando un periodo di grande difficoltà fisica.
Dopo l’intervento, è stato sottoposto a un intenso ciclo di chemioterapia e radioterapia. Per facilitare le infusioni endovenose, i medici gli hanno inserito un catetere nel torace. Oltre alla terapia endovenosa, ha assunto un farmaco chemioterapico orale per diversi mesi. Questi trattamenti hanno avuto effetti collaterali importanti, ma erano necessari per ridurre il rischio di recidiva.

Un aiuto essenziale: la terapia con Kreon
Per gestire le difficoltà digestive dovute alla perdita di parte del pancreas, i medici gli hanno prescritto Kreon, un farmaco a base di enzimi pancreatici. Questo medicinale aiuta il corpo a digerire correttamente i nutrienti, migliorando la qualità della vita dei pazienti che hanno subito un intervento di Whipple. Grazie a una combinazione di interventi medici, farmaci e resilienza, Perlin è riuscito a combattere la malattia con successo.
A distanza di anni dalla diagnosi, Perlin è riuscito a sconfiggere il cancro e a riprendere la sua vita. Il suo caso dimostra quanto sia fondamentale una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per affrontare questa malattia così aggressiva. La ricerca continua a fare passi avanti, offrendo nuove speranze ai pazienti colpiti da questa patologia.